Freno a vapore

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Messaggioda freelancer » 17/05/2015, 0:55

Ho letto della presenza di questo apparato su alcune 835 (pare non ci fosse su tutte).
Come era concepito e comandato?
Altre macchine lo hanno avuto?
Paolo
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Messaggioda tof63 » 17/05/2015, 12:44

In attesa dell'intervento di chi è più esperto di me, riporto quanto trovato in merito sul libro del 1924 "La locomotiva a vapore" di Carlo Abate a pagina 490
(libro attualmente scaricabile a questo indirizzo: http://digit.biblio.polito.it/1116/1/locomotiva%20pagine%20doppie.pdf - occhio che sono quasi 300 MB)
Il freno a vapore è applicato guasi esclusivamente su locomotive destinate alle manovre di stazione, dati i frequenti arresti cui esse sono soggette, che risulterebbero molto onerosi pel personale se continuamente effettuati con freni a mano.
Attraverso uno speciale rubinetto ed un tubo di piccolo diametro si fa passare il vapore in un apposito cilindro, determinando lo spostamento di uno stantuffo il quale spinge a sua volta i ceppi a stringersi contro le ruote.
Il vapore utilizzato deve essere convenientemente laminato per ridurre la pressione, affinchè l'applicazione del freno non abbia luogo bruscamente; ed è perciò che il tubo di condotta ed il rubinetto di presa sono di dimensioni ridotte. Cessata l'azione del vapore, i ceppi riprendono la posizione primitiva o pel proprio peso o per l'azione di molle.

Sono munite di freno a vapore, ad es., le locomotive gr. 835 delle Ferrovie dello Stato italiano.

In anni successivi il freno a vapore è stato verosimilmente sostituito da quello ad aria compressa Westinghouse. In ogni caso i 2 tipi di freno non possono coesistere sulla stessa locomotiva.

Visivamente una locomotiva col freno a vapore si dovrebbe poter distinguere facilmente da altra analoga con freno ad aria compressa per l'assenza della pompa Westinghouse.

Dovrebbe essere giunta ai nostri giorni col freno a vapore la 835.186 (conservata presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano).
http://www.museoscienza.org/dipartimenti/catalogo_collezioni/images/D0310.jpg
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Messaggioda freelancer » 17/05/2015, 17:58

Non penso che fosse incompatibile con quello ad aria, con qualche accorgimento meccanico si potevano far agire i due freni sugli stessi ceppi (come si fa agire quello meccanico e quello pneumatico).
Se la presenza di freno pneumatico e freno a vapore poteva generare confusione nell'azionamento, è un altro discorso.
Paolo
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 21/05/2015, 9:20

Le 835 dalla 51 alla 73 e la 75, 78 e 80 vennero equipaggiate anche con il freno a controvapore. Comunque dalla fine degli anni 30 del 1900, si inizio' a montarci sopra il freno Westighouse. Non è escluso che alcune macchine giunsero alla fine della loro esistenza ancora da modificare.
Giancarlo
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Messaggioda Marmotta » 21/05/2015, 14:15

Ma risultava frenata solo la macchina o anche il treno da manovrare?
Nicolò
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Messaggioda tof63 » 21/05/2015, 15:12

Solo la macchina, come col moderabile ad aria compressa.
Verosimilmente credo che non sarebbe stato possibile mantenere le caratteristiche di fluidità del vapore occorrenti (temperatura e pressione) per tutta la lunghezza di un treno, causa irrimediabile condensa del vapore lungo la condotta.
Luigi Cartello
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