ACE - Quadro Luminoso (QL)

Spazio dedicato agli impianti IS (scambi, segnali, apparati, sistemi di blocco e di telecomando)

Messaggioda fas » 22/12/2014, 20:44

Tak84 ha scritto:vado un po fuori tema. Qualcuno saprebbe spiegarmi Come erano fisicamente fatti i primissimi ace? Assomigliavano agli oliodinamici adattati? E già che siamo in tema quale erano le modifiche da fare per adattare questi oliodinamici? Grazie

I primi ACE attivati in Italia furono, nel 1924, quelli delle stazioni di Sestri Levante e Busto Arsizio, di costruzione Westinghouse (foto: https://www.flickr.com/photos/30722892@ ... otostream/ https://www.flickr.com/photos/30722892@N08/6266496865/ )

Successivamente, in Campania, entrarono in servizio i primi ACE di costruzione AEG (foto: http://file1.npage.de/008885/90/bilder/93090922x.jpg ) e IVEM (vedi http://www.bardellarotaia.it/viewtopic.php?f=14&t=190 ), mentre il primo ACE "FS" venne attivato nel 1936 nella stazione di Monterotondo.

Gli ACE con il banco idrodinamico, invece, derivano dalla trasformazione di preesistenti impianti idrodinamici: in tal modo di risparmiavano i costi per la costruzione di un nuovo banco (e relativa serratura meccanica).

Tak84 ha scritto:Ok ma non ho ancora capito che stazione era

Luino. ;)

ssb ha scritto:Tra l'altro la tratta Luino e Pino-Tronzano è (qualcuno dice: era, ma non mi pare) attrezzata con B.E.M. Mi sono sempre chiesto come sia interfacciato il sistema lato Ranzo con le attrezzature svizzere, un ibrido?

è l'apparato di stazione (ACE ex idrodinamico) ad essere interfacciato con i due differenti sistemi di blocco, da un lato conta-assi, dall'altro B.E.M..
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Messaggioda ssb » 23/12/2014, 17:28

fas ha scritto:è l'apparato di stazione (ACE ex idrodinamico) ad essere interfacciato con i due differenti sistemi di blocco, da un lato conta-assi, dall'altro B.E.M..


Grazie delle risposte Macaco e fas. Dunque devo dedurre che nella pratica il DM di Pino per mandare i treni verso la Svizzera opera nei modi consueti sull'istrumento di blocco e poi ci pensa l'apparato a chiedere e ricevere il consenso agli apparati lato CH? O non ho capito nulla?

Lo svantaggio di passare spesso, ma alla guida di un treno, è che poi mica puoi fermarti a vedere come funzionano queste cose. :D

P.S.: se sono troppo off-topic, staffatemi.
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Messaggioda Macaco » 23/12/2014, 19:37

Staffarti ??? Con quale sistema ??? Italiano o svizzero ???

Hai le idee un poco confuse.

A Pino Tronzano il BEM funziona solo con Maccagno. Con Ranzo, invece, i treni vengono immessi nella sezione di BaC quando è libera e secondo le normative previste.
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Messaggioda ssb » 23/12/2014, 22:15

Macaco ha scritto:Staffarti ??? Con quale sistema ??? Italiano o svizzero ???

Hai le idee un poco confuse.

A Pino Tronzano il BEM funziona solo con Maccagno. Con Ranzo, invece, i treni vengono immessi nella sezione di BaC quando è libera e secondo le normative previste.


Visto il contesto di tratta ovviamente staffe d'arresto svizzere. Per immobilizzare un treno, massimo 10t computabili per staffa e una sola staffa per veicolo. :geek:

Mi confondeva il fatto che mi sembra di ricordare a Pino, nel locale movimento, due istrumenti di blocco, come a Maccagno. Ma forse ricordo male. Dunque esisterà semplicemente un qualche tipo di controllo di blocco libero che consente/inibisce la manovra a via libera del segnale di partenza (più correttamente, d'uscita). Ho capito giusto adesso? E la successione dei treni viene regolata secondo un ordine prestabilito o se necessario telefonicamente, immagino.
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Messaggioda fas » 23/12/2014, 23:15

No, a Pino è presente un solo istrumento di blocco (lato Italia), mentre lato Svizzera è presente un quadro con le ripetizioni e i comandi relativi al BCA svizzero.

L'ACE è interfacciato elettricamente con i due tipi di blocchi: per mandare un treno lato Luino si interfaccia con il BEM, mentre per inviare un treno lato Ranzo si interfaccia con il BCA svizzero.
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Messaggioda Tak84 » 23/12/2014, 23:49

Grazie per le foto. Ma un altra curiosità: il banco che si vede in destinazione piovarolo è un ace?
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Messaggioda Macaco » 24/12/2014, 10:39

Mi sa che occorre riprendere a fare "catechismo", anche se non sono più aggiornato. Spero solo di non dire "eresie". A Pino Tronzano, come altrove di una qualsiasi stazione presenziata da DM (cioè abilitata) la sezione di blocco (di qualsiasi tipo) finisce al segnale di protezione (porta della stazione). Ovvero all'interno della stazione non vige nessun sistema di blocco, essendo la circolazione (in tale ambito) regolata dal Dirigente Movimento. La tratta successiva soggetta al sistema di blocco inizia dal segnale di partenza della stazione e finisce alla protezione dell'altra stazione. Di conseguenza i due "blocchi" non "dialogano" direttamente tra di loro. Con la disabilitazione della stazione, cioè quando non c'è il DM, la sezione di blocco "copre" anche il tratto dal segnale di protezione fino al segnale di partenza, di modo che la stazione stessa diventa "piena linea" dove circola un solo treno alla volta in quella sezione di blocco. Il passaggio dal regime di "abilitazione" a quello di "disabilitazione" (e vicercersa) avviene tramite la manipolazione di appositi tasti o leve dell'apparato centrale elettrico che manovra gli enti dell'impianto. Potrei anche scendere nei particolari ma credo che se ne potrebbe parlare in altre discussioni.
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Messaggioda fas » 24/12/2014, 10:40

Questo? http://www.amicitreni.net/public/data/f ... arolo1.jpg
A giudicare dalla serratura centrale presente sopra al banco, presumo si tratti di un ADM (non riesco però a capire quale sia il costruttore).
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Messaggioda Tak84 » 24/12/2014, 11:53

Esatto
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Messaggioda ssb » 25/12/2014, 21:43

Macaco ha scritto:Mi sa che occorre riprendere a fare "catechismo", anche se non sono più aggiornato. Spero solo di non dire "eresie". A Pino Tronzano, come altrove di una qualsiasi stazione presenziata da DM (cioè abilitata) la sezione di blocco (di qualsiasi tipo) finisce al segnale di protezione (porta della stazione). Ovvero all'interno della stazione non vige nessun sistema di blocco, essendo la circolazione (in tale ambito) regolata dal Dirigente Movimento. La tratta successiva soggetta al sistema di blocco inizia dal segnale di partenza della stazione e finisce alla protezione dell'altra stazione. Di conseguenza i due "blocchi" non "dialogano" direttamente tra di loro. Con la disabilitazione della stazione, cioè quando non c'è il DM, la sezione di blocco "copre" anche il tratto dal segnale di protezione fino al segnale di partenza, di modo che la stazione stessa diventa "piena linea" dove circola un solo treno alla volta in quella sezione di blocco. Il passaggio dal regime di "abilitazione" a quello di "disabilitazione" (e vicercersa) avviene tramite la manipolazione di appositi tasti o leve dell'apparato centrale elettrico che manovra gli enti dell'impianto. Potrei anche scendere nei particolari ma credo che se ne potrebbe parlare in altre discussioni.


E fin qui ci siamo. Non ho capito cos'ho detto di sbagliato per meritarmi la "predica" :D Se vuoi scendere nei dettagli in altra discussione, leggerò più che volentieri.
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Messaggioda GabryJ84 » 10/03/2015, 6:57

fas ha scritto:Questo? http://www.amicitreni.net/public/data/f ... arolo1.jpg
A giudicare dalla serratura centrale presente sopra al banco, presumo si tratti di un ADM (non riesco però a capire quale sia il costruttore).


Trattasi di apparato ADM tipo Arcioni, presente sulla Cantalupo(e)-San Giuseppe di Cairo(i), sulla Ceva(e)-Ormea(i) e a Cecchina. (non ho altre stazioni in lista che ne fossero dotate.

EDIT: Apprendo da Wikipedia che le scene ferroviarie sono state girate a Salone. Ignoro se l'apparato fosse veramente della Stazione di Salone, nel qual caso avremmo un altro impianto da aggiungere alla lista...
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 10/03/2015, 10:21

La stazione di Cecchina sono anni che è stata ristrutturata. Il piano dei binari in parte è cambiato così come è cambiato l'apparato di comando. È stato montato un ACEI che mi sembra lavora telecomandato da Ciampino.
La stazione di Salone e' stata declassata a fermata e le sono stati tolti gli scambi in occasione della costruzione della parallela AV per Napoli.
(Chiedo scusa ai puristi se i termini tecnici non sono appropriati).
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 10/03/2015, 11:25

Giancarlo Giacobbo ha scritto: ...
(Chiedo scusa ai puristi se i termini tecnici non sono appropriati).


Ego te absolvo a peccatis tuis... e per penitenza ... ci dai una sommaria descrizione delle locomotive 480 e 476. :evil: :D :mrgreen:

In particolare mi interessa sapere se le leve "marcia avanti" e "marcia indietro" agivano sulle bielle o nell'orientamento della corsa degli stantuffi. Scusami tu se non ho usato termini giusti. Ce ne puoi parlare nella sezione del vapore nella discussione sul disastro di Balvano. E se la posizione delle leve "marcia avanti" o "marcia indietro" bloccavano meccanicamente, a locomotiva spenta, movimenti a "marcia indietro" o "marcia avanti". Così some in un'auto stazionata la retromarcia impedisce alla macchina di muoversi in avanti o la prima marcia inserita ne blocca i movimenti indietro.
Gaetano.
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Messaggioda ste.klausen21 » 15/03/2015, 23:22

Ecco qualche aggiornamento sulla ricostruzione dell' ADM di Vicchio.
Nei due mesi invernali appena trascorsi abbiamo sospeso l' attività, a causa del freddo e di altri impegni.

FUNZIONAMENTO
Grazie alle indicazioni inizialmente fornite da Macaco, ho stabilito contatto con uno di quelli che mi aveva indicato.

Proseguiamo con l' analisi e le prove di funzionamento.
Ora le leve funzionano tutte, muovendo in senso assiale l' impugnatura, come sostenuto da merlotrento ed altri.
Azionando manualmente gli elettromagneti, si riescono a formare tutti gli itinerari previsti, compresi i transiti, i passaggi a livello e le chiavi CC e disabilitazione.
Quindi meccanicamente funziona tutto.
Purtroppo non abbiamo nessuna documentazione. Abbiamo anche chiesto a SITE, che ha ereditato DLK, il costruttore del banco. Molto gentilmente ci hanno dato alcuni schemi generici.
Manca l' armadio relè ed il quadro luminoso (come da titolo).
Un po' alla volta vorremmo realizzare tutto ciò.
Le informazioni forniteci da chi ha risposto sono state preziose.

Ma nel funzionamento della serratura meccanica dell' ADM rimane ancora un punto che non ci spieghiamo.
Mi spiego con alcune foto ed un disegno :
Confronto posizione barra 9 - 11 con o senza essa.JPG

Piano schematico Vicchio - 02.JPG

Leve1-7 e 8-12 da IMG_6023 e IMG_6020 al 25 percento.JPG

Come al solito, cliccando sulle immagini, le si possono vedere più grandi.

Il disegno è mio, dedotto dall' impianto.
Presumo i segnali a vela, perchè formando un itinerario di ingresso in deviata, si può azionare anche la leva dell' avviso.
Presumo segnale di partenza comune, perchè lo avevo visto in un filmato degli anni '80 e in delle foto.

La barra marcata 9 - 11 ha i seguenti effetti :
- se presente : impedisce la manovra della leva 11 (segnali protezione e partenza lato dx)
- se assente : è possibile manovrare la leva segnale 11 e non sembrano mancare vincoli
Guardando come è inserita, noto che :
- il perno a dx impegna una cava senza collegamenti al perno stesso
- il perno a sx impegna in un punto che non avrà mai la condizione di sblocco

Non abbiamo ancora capito a cosa serva quella barra.

ELETTROMAGNETI
E' ancora in corso la ricerca degli elettromagneti originali.
Se non troveremo altre soluzioni, li faremo avvolgere. Ma non disperiamo ...

Stefano Minghetti
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Messaggioda fas » 17/03/2015, 22:57

Sono felice che ci siano novità.
Cosa intendi per "segnalamento a vela"?
Non ho ben capito il funzionamento della barra 9-11: praticamente rimane sempre nella stessa posizione, anche azionando le altre leve?

PS. nel piano schematico mancano i PL.
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