A proposito di svii e deragliamenti.

Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda Macaco » 26/02/2012, 22:58

Svii o Deragliamenti. Comunque li chiamate ... sempre dolori sono...per chi ne subisce le conseguenze, per i responsabili e per chi deve indagare.

E' sempre opportuno chiarire i termini "svio" e "deragliamento". Ferroviariamente parlando, c'è lo svio quando le ruote dei veicoli abbandonano le rotaie e continuano a muoversi sulle traverse e sulla massicciata. Abbiamo, invece, il deragliamento quando i veicoli sviati si abbattono su un lato o si capovolgono, finendo sulla massicciata, nell'intervia o nella scarpata.

Ho avuto modo di occuparmi di entrambi gli eventi. Specialmente negli svii occorsi durante la manovra dei carri negli scali ferroviari.
Casisticamente non sono catalogati come incidenti ferroviari. Sono denominati "inconvenienti d'esercizio". Di solito non provocano grossi danni. Una spinta troppo forte, uno scambio mezzo aperto, mancate intese degli operatori ed i carri vanno a terra. In questi casi, se il materiale è solo ammaccato, i binari e gli scambi sono integri e si riesce a "mettere in carreggiata i veicoli", la cosa si chiude lì. Se si trova l'accordo con i Lavori e la Trazione non si procede neppure disciplinarmente nei confronti dei responsabili. Tutto è bene quando finisce bene. Per i ritardi si trova sempre una giustificazione opportuna. Differente è il caso quando ci sono palesi danni ai veicoli, all'armamento oppure sono interessati treni particolarmente monitorati. Non entro neppure nel merito se c'è l'intervento del carro attrezzi compartimentale o l'evento ha provocato l'interruzione della linea o soltanto l'operatività dello scalo. Si deve dar conto per forza alla Superiore Sede che tiene i rapporti commerciali con i clienti interessati.

Differenti sono gli svii ed i deragliamenti avvenuti il linea. Se sono interessati treni viaggiatori con morti e feriti ad indagare subentra anche la magistratura. Certe volte gli organi inquirenti arrivano ad essere addirittura tre, quattro ed anche di più. Ogni organo per conto proprio e con metodologie diverse. Così spesso si arriva ad avere diversi scenari in cui si inquadra l'evento. E, haimé, può capitare che si arrivi anche ad avere diversi gradi di responsabilità degli agenti coinvolti.
L'intervento della stampa non sempre è utile a far luce sull'occorso. I giornalisti, come tanti appassionati ferrosi...non ferrati, spesso le sparano grosse. Come novelli Maigret imbastiscono le loro ipotesi sulle poche indiscrezioni ricevute.
Per i "veri esperti" il campo d'indagine, per svii e deragliamenti in linea, è rivolto in tre direzioni:

Velocità - Armamento - Rotabili.

- Per prima cosa si sequestra la scatola nera con la zona tachigrafica del locomotore e si raccolgono le deposizioni del pdm. Ci si informa anche sullo stato di servizio dei macchinisti, sull'ultimo servizio svolto, sulla quantità di ore di riposo tra quel servizio e quello dell'evento. Con meticolosità si vanno a contare anche i ...peli del c*lo dei poveri cristi. Si acquisisce tutta la documentazione cartacea relativa alla marcia di quel treno. Si cercano anche nei posti limitrofi o centralizzati possibili registrazioni inerenti il movimento del convoglio.
- Una squadra di tecnici procede alla visita del binario per verificarne eventuali difetti. Anche qui ci si accerta quando è stata fatta l'ultima visita linea, l'ultima manutenzione, la ditta che ha fatto i lavori, i ferrovieri che hanno sorvegliato i lavori nonché, laddove ritenuto necessario, come s'è svolta la gara d'appalto e l'importo del lotto.
- La visita ai rotabili coinvolti, qualora non fornisse palesi riscontri di anormalità al rodiggio (carrelli, assi, ruote) o agli organi d'attacco, verrà fatta in apposite officine o capannoni dove il materiale sequestrato verrà portato.

Se lo svio avviene in stazione ai tre elementi suddetti se ne aggiunge un quarto: gli scambi, qualora la fuoriuscita interessa anche quelle apparecchiature.
Gaetano.
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Messaggioda Iacopo » 27/02/2012, 18:30

Troppa carne al fuoco! ora sono con la mente altrove perchè dopodomani partirò per una breve vacanza ma posso dare qualche particolare in più per quanto riguarda i rilievi dell'armamento in caso di questi inconvenienti...
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Messaggioda Macaco » 27/02/2012, 19:15

Buone vacanze Iacopo. Lontano dai binari si sta bene. Non tanto per i treni ma per i...ferrovieri. ;) :lol: :twisted:
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Messaggioda Macaco » 28/02/2012, 14:53

Iacopo, quando riprendi l'argomento cerca di dirci (se puoi) qualche cosa sugli svii e deragliamenti sugli attraversamenti dei PL. ;)
Gaetano.
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Messaggioda freelancer » 28/02/2012, 19:02

Da quanto ho letto, è solo svio anche il caso estremo in cui saltano fuori dalle rotaie più veicoli che vanno poi a mettersi di traverso al binario stesso pur non rovesciandosi. O questo è già deragliamento?
Paolo
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Messaggioda Macaco » 29/02/2012, 10:33

Paolo, io ti ho dato le definizioni per ciò che si intende per svio e per deragliamento. Poi, per i non addetti ai lavori, posso anche compredere la difficoltà di catalogazione degli eventi e la netta distinzione dei termini. Credo che non sia la distanza dalle rotaie e né la posizione assunta sulla massicciata dei veicoili. Conta solo se restano in piedi o rovesciati a fare la discriminanza. Almeno credo e per quel che mi ricordo.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 29/06/2016, 20:07

Girando sul web ho trovato delle foto che riguardano un deragliamento avvenuto intorno al 13 maggio del 1915 durante la costruzione della linea Paola-Cosenza. Le foto indicano la località di San Lucido e, conoscendo bene la zona, ho individuato il punto del deragliamento che doveva essere stato all'ingresso della stazione di San Lucido superiore. Quello che però mi è sembrato strano è che a deragliare è stata una 290. Quel tratto di linea era a cremagliera e una 290 ci stava male, tanto che sulla terza foto, quella con la macchina rimessa sulle rotaie si vede in coda al treno una macchina che doveva essere una 980. Ho fatto poi una ricerca ed ho scoperto che durante la costruzione della linea le 290 erano autorizzate a circolare proprio fino a San Lucido.
Qualcuno sa darmi altre notizie in merito?
S.Lucido superiore 13-05-1915.jpg

San Lucido 13-05-1915.jpg

San Lucido 24-05-1915.jpg
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Messaggioda Boss » 30/06/2016, 15:51

Macaco, post interessantissimo sulle prassi operative a livello di indagine.
Vorrei saperne di più, e nello specifico in caso di svio come si giustifica la cosa a livello di operato del personale.
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Messaggioda Macaco » 30/06/2016, 16:31

Ciao Andrea. Non ho compreso cosa intendi "come si giustifica...". Riformula meglio la domanda così cerco di rispondere alla tua domanda, per quel che posso. Sai le nozioni, come i ricordi, ad una certa età diventano come le anguille in un torrente.
Gaetano.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 01/07/2016, 9:31

Macaco ha scritto:.... Sai le nozioni, come i ricordi, ad una certa età diventano come le anguille in un torrente.

:lol:
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 01/07/2016, 15:08

C'è poco da sghignazzare, caro mio chierichetto senior :evil:
Non credo, poi, che a te le cose vadano meglio :roll:
A meno che tu non fai ancora uso del "Gerovital" dei tempi passati :mrgreen:
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Messaggioda Boss » 13/07/2016, 18:03

Macaco ha scritto:Ciao Andrea. Non ho compreso cosa intendi "come si giustifica...". Riformula meglio la domanda

Scusa il ritardo, intendevo a livello di provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili. Trattasi di curiosità sulle dinamiche interne.
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Messaggioda Macaco » 13/07/2016, 18:49

Con me non la passavano di certo liscia. Oltre alla multa venivano di forza iscritti a cosri intensivi di "catechismo" ed iscritti in uno speciale libro nero. Il loro operato, inoltre, veniva costantemente monitorato. Questo al solo fine di evitare gli stessi errori nel futuro.
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