Cosa è successo?

Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda freelancer » 09/09/2018, 17:04

Due giorni fa ci sono state due interruzioni (di alimentazione?) in due tratte diverse, una sulla Roma-Firenze e una a Torino. Cosa sarebbe successo?
Mi fa strano che sia solo venuta meno l'alimentazione a un ETR 1000: perchè lo avrebbero lasciato fermo in linea? Non avevano una Diesel di soccorso? Beh, sì l'ultima potrebbe diventar risposta essa stessa togliendo il punto interrogativo :?
Paolo
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Messaggioda Macaco » 09/09/2018, 17:25

Mi sembra di aver capito che il treno fermo nei pressi di Roma fosse una composizione doppia di FR 1000. Che ci fosse la linea a terra e che il mezzo diesel, inviato in soccorso, non fosse in grado di trainare l'intero convoglio. Dato per vero ciò mi sorgono spontanee delle domande:
- chi ha disposto l'invio del soccorso non era a conoscenza della prestazione del mezzo diesel inviato e del peso del materiale da soccorrere ?
- non era possibile dimezzare la FR e ricoverarla in due tempi ?
- o, forse, il disaccoppiamento è possibile farlo solo in officina ?
Scusate la mia ignoranza. Sono da troppo tempo lontano dai binari.
Gaetano.
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Messaggioda E 44 » 09/09/2018, 19:44

Sulle doppie di freccierosse e sugli accoppiamenti non so nulla, però sul fatto che si invii un soccorso senza sapere se ce la farà mi sembra normale.
Paolo
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Messaggioda ssb » 09/09/2018, 19:57

Le doppie si possono indubbiamente separare anche in linea. La prestazione della loc inviata avrebbe teoricamente (sempre che fosse una G2000 come di solito è) dovuto essere più che sufficiente. Resterebbe da capire esattamente quale sia stato il problema. Ricordo che non molto fa su altro forum si era parlato di un soccorso “mancato” causa impossibilità di aprire il musetto o di agganciare con il gancio di soccorso, mi viene il sospetto che forse sia stato lo stesso problema.
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Messaggioda E 44 » 09/09/2018, 20:36

Paolo
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Messaggioda Macaco » 09/09/2018, 20:46

NO! Paolo. Nel mio lungo periodo di servizio a Vallo della Lucania, sede di locomotiva di riserva in quanto vi erano le loc.E 626 di spinta, non abbiamo mai sbagliato a fare i soccorsi. Conoscevamo sempre il peso del materiale da soccorrere, tramite il DC, e quando era il caso mandavamo tutte e due le E626 disponibili. Ad massimo si toglieva una E 645 ad un merci e la si utilizzava per il soccorso. Almeno così si agiva ai miei tempi. Per maggiore informazione sapevamo consultare le tabelle deila PGOS, parte seconda, ed i F.O. per conoscere le prestazione drei mezzi di trazione nel tratto in cui agiva la loc di soccorso di nostra giurisdizione.
Non è affatto normale fare simili madornali errori.
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 10/09/2018, 7:36

Anche fosse stato un 445, a occhio mi sembra strano che fosse fuori prestazione, anche a bassa velocità. Gli ETR 400 sono così pesanti?
Ricordo un soccorso in linea fra Follonica e Campiglia per mancanza di tensione tanti anni fa: il treno aveva una decina di carrozze e ci inviarono un 214, che portò il treno in stazione. A 15-20 Km/h, ma ce lo portò.
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda E 44 » 10/09/2018, 16:11

Caro Gaetano, dici bene, ma quella era la ferrovia di allora,quando c'erano dirigenti centrali bene informati e sul posto dirigenti movimento coscienziosi.
Oggi comandano tutto da un posto centrale, un dieci computer con dieci addetti di 8a e magari ciascuno con due o tre linee diverse, e in mezzo a loro gira un controllore di 9a che deve fare il supervisore di tutto girando di qua e di là.....ho provato di persona, un semplice guasto blocco che fra i due dirigenti si risolveva in cinque minuti, siccome il capotreno doveva interpellare il posto centrale della sua zona, che poi doveva interpellare il posto centrale di Roma che si occupa di guasti, che doveva studiarci sopra perchè gli impianti erano a 300 km., che poi doveva dare al posto centrale della zona interessata le prescrizioni da fornire al treno, che poi doveva trasmetterle a macchinista e capotreno, naturalmente tutto via computer perchè oggi chi è sul treno vede tutto sul tablet di servizio, siamo ripartiti dopo 35 minuti (e io ho perso la coincidenza....)
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Messaggioda E 44 » 10/09/2018, 16:15

Da informazione ricevuta da fonte sicura, l' ETR 100 pesa 490 tonn., quindi in due sono 980, in pratica poco meno di 1000, sarebbe un bel treno merci, un "mercione" come si diceva un tempo.
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Messaggioda Macaco » 10/09/2018, 16:54

E quale era la prestazione su quel tratto di linea del mezzo di soccorso inviato ? Se superiore alle 980 tonn saranno altre le ragioni del soccorso non andato a buon fine.
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Messaggioda Macaco » 10/09/2018, 16:56

Ovviamente "prestazione" intesa per muovere il materiale fermo e NON per mantenere l'orario.
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Messaggioda ssb » 10/09/2018, 20:58

Ponendo anche che fosse un D445, la prestazione dovrebbe essere 1240t, in teoria sufficienti.

@E44 per quanto la dirigenza in telecomando abbia degli ovvi punti deboli, se progettata, realizzata ed esercita come si deve funziona (funzionerebbe) più che bene, anche in caso di guasti. Certo non si può lasciare nulla al caso e bisogna essere pronti a tutto, ma con misure adeguate si può fare eccome. Nei paesi vicini funziona piuttosto bene.

Per curiosità, visto che hai citato un esempio, una volta con un guasto al blocco quanto tempo poteva passare indicativamente tra il fermo e la ripresa della circolazione, ponendo che nelle due stazioni vi fossero due DM svegli e ben “ferrati” sul tema?
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Messaggioda E 44 » 11/09/2018, 13:26

Io stavo in una stazione su linea a doppio binario con da un lato la successiva stazione a 13 km. e traffico intenso. Ricordo un pomeriggio col BA guasto, i treni si succedevano con una media di 9 minuti, il tempo medio di percorrenza fra le due stazioni. Quanto necessario era subito pronto, non appena arrivava il dispaccio di via libera consegna immediata del modulo relativo e partenza. Il tempo fra un treno e l'altro era dovuto alla distanza notevole. E non va trascurato il fatto che ogni macchinista ragionava a modo suo, chi filava veloce perchè sicuro, chi andava più piano "perchè non si sa mai". Chi 7 minuti e chi 12.
Nel caso che mi ha coinvolto tempo fa, che poi mi ha fatto perdere la coincidenza, la distanza fra le due stazioni interessate era di 6 km e il treno interessato il primo..
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 11/09/2018, 13:29

Presso Roma San Lorenzo stazionano costantemente accesi due 445 accoppiati per i soccorsi in AV. Uno poi, oltre a collaborare alla trazione, tramite il REC deve erogare l'alimentazione per garantire i servizi essenziali a bordo treno.
Giancarlo
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Messaggioda freelancer » 12/09/2018, 19:58

Due? Accoppiate?
Quindi ce la facevano, visto che una sarebbe stata da sola in grado di spostare il FR.
Allora cosa è andato storto? Semplice disorganizzazione?
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