Staffe fermacarri e manovre pericolose.

Sezione dedicata ai racconti e alle esperienze riguardanti il mondo ferroviario.

Messaggioda Macaco » 18/02/2012, 23:24

Ogni tanto arriva al Don della corrispondenza che lo riempie di gioia. Aspetto il placet del mittente per parlarvene. Nel frattempo leggetevi questo sprazzo di esperienza che ha una certa attinenza con quella corrispondenza.

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Che fossero estremamente pericolose lo sapevano bene, a loro spese, gli "staffisti" che operavano alle selle di lancio nelle grandi stazioni di smistamento del passato (Milano, Roma, Napoli, ecc.) quando ancora le merci viaggiavano per ferrovia ed in quegli scali si selezionavano i carri defluenti e si formavano i treni secondo le loro destinazioni.

Dove non c'erano i freni Tyssen, intere squadre di "volontari e coraggiosi manovratori" si armavano di staffe e provvedevano a fermare la corsa dei carri che scendevano in velocità dalla rampa per gravità.

Qualche volta succedeva che le staffe, perchè non posizionate bene o perchè con i bordi usurati, schizzavano dalle ruote dei carri e come proiettili colpivano gli incauti manovratori. Le statistiche degli infortuni sul lavoro annoverano un'alta incidenza proprio in questi impianti e con casi anche mortali se non in maniera pesantemente invalidanti.

Ho avuto modo di essere coinvolto anche io in un evento di ... "staffa vagante".

Mi trovavo in servizio in una stazioncina, come Titolare e contemporaneamente DM in turno mattina, mentre nel tronchino dello scalo, adiacente al F.V., si svolgeva una manovra di posizionamento dei carri di legname per lo scarico. Il tronchino terminava al paracolpi in cemento, situato poco prima dei bagni di stazione e poco dopo di questi vi era il F.V., con uffici al piano terra ed alloggi al primo piano. La linea aerea di contatto terminava prima del punto dove questi carri dovevano essere messi, per l'uso in sicurezza della gru privata che effettuava lo scarico. Per raggiungere quel punto esistevano solo due modi: carri scudo o manovra a spinta, dando un colpettino, con il mezzo di trazione, ai carri per poi frenarli con la staffa. In accordo con il Manovratore ed il Capotreno si scelse quest'ultima soluzione considerando il poco tempo a disposizione per la manovra. Tale manovra era stata già svolta altre volte con ottimi risultati. Date al manovratore le opportune disposizioni ed incaricato il Capotreno della sorveglianza della manovra, me ne tornai in ufficio DM: c'era da fare la tassazione dei due carri, provenienti dalla Norvegia.

Dopo poco sentii un forte boato e successivamente si presentò il Manovratore, terreo in viso, e mi invitò a recarmi sul marciapiedi del F.V., vicino ai bagni. Mi fece notare la grossa screpolatura del muro, ad altezza uomo, e per terra una delle due staffe che erano state posizionate sulle rotaie del tronchino per fermare i carri. Il pesante carico l'aveva espulsa, facendola schizzare con violenza contro il muro del F.V..

Un freddo brivido mi corse giù per la schiena, pensando che il proiettile poteva colpire, non solo il personale ferroviario, ma anche un ignaro viaggiatore che si poteva trovare sulla sua traiettoria.

Da quel giorno non feci usare più le staffe per quel tipo di manovre. La paura era stata tanta.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda fas » 19/02/2012, 11:55

:shock:
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Messaggioda Macaco » 19/02/2012, 16:22

Questa è la corrispondenza di cui vi parlavo ieri. E' una email che Andrea ha inviato a me e ad Iacopo. Non è solo la gioia di condividere con questi due giovani una sincera ed approfondita passione per quello che era il mio lavoro. Con loro ed altri utenti di questo Forum ci frequentiamo e più di una volta ci siamo trovati a fare dei "ritiri spirituali" in " vari santuari ferroviari" intramezzati da solenni libagioni. Una volta la parola del Don era ascoltata ma non pensavo che anche attraverso il web potesse essere così coinvolgente. Grazie Andrea. :)

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Ciao a tutti e due.

Ieri sera siamo stati dai miei genitori a cena, come quasi ogni settimana.
E dopo una cenetta innaffiata di vino e un poco di grappa finale, questa notte ho fatto un sogno.
Ci trovavamo tutti e tre in una stazione media, in friuli, ubicata su una linea di valico. Traffico passeggeri e merci. C'era uno scalo merci e due raccordi attivi.
Gaetano era in pensione anche nel sogno, ma talvolta si prestava a "dare una mano": questa notte era alla guida di un locomotore diesel non meglio identificato, mentre io e Iacopo stavamo facendo pratica nelle manovre e formazione treni merci. Deviatoi a mano, chiavi, fermascambi, avanti, indietro... uno spasso. Sotto la diretta sorveglianza del Don, stavamo mettendo in pratica insegnamenti e regolamenti.

Ma... dopo aver regolarmente staffato una colonna di carri ferma, vediamo in lontananza che questa si mette in movimento da sola. Inspiegabilmente avanza verso nord, verso i binari di scalo (noi osservavamo la scena da una delle aste di manovra, a fianco alla linea, quasi all'altezza del segnale di protezione.
Poi i carri si fermano e invertono la marcia! Tra le nostre imprecazioni e la scetticità di gaetano circa le staffe da noi posate, pensiamo: tanto i binari di scalo sono collegati ai binari di corsa con una comunicazione, fermascambiata!
E invece, neanche farlo apposta, la comunicazione risulta rovescia, verso i binari di corsa, nonostante la chiave del fermascambio, regolarmente estratta, sia in una delle mie tasche!

I carri, che nel frattempo si erano trasformati in vetture tranviarie verdi, sfilano al nostro fianco, in discesa verso la piena linea: che incubo! E a questo punto il sogno si interrompe... e suona la sveglia!

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Andrea
Gaetano.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 19/02/2012, 17:53

La cena era stata buona e la grappa abbondante? :lol:
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 19/02/2012, 17:57

Se ben ricordo, Giancarlo, anche a te il giro delle chiavi provocava un certo malessere notturno. :mrgreen:
Gaetano.
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Messaggioda andm » 19/02/2012, 19:28

Esatto. Cena buona, la grappa (che non manca mai alla fine di queste cenette), mescolate con le letture ferroviarie... ma ancora non mi capacito di quella comunicazione rovescia!
Andrea
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Messaggioda Iacopo » 20/02/2012, 20:00

Cavolo ma a me non è arrivata la mail!!! Comunque la grappa era grappa o qualcosa di più "combustibile"??? :-D Come poca esperienza simile che mi è capitata è stato solamente il vincere una scommessa con un collega nel piazzare una colonna dallo scalo (collegato con comunicazione e fermascambi FS44 per rimanere in tema) alla precedenza e... Vinto il caffè per 10 cm giusti giusti!!!
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Messaggioda Macaco » 20/02/2012, 20:03

Iacopo, lo "iacopo" citato non sei tu ma Fas. :D
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Messaggioda Iacopo » 20/02/2012, 21:50

Ops, ecco il perchè! Meglio così: con i carri che se ne vanno a spasso da soli voglio aver il minimo a che fare, anche se in sogno!
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Messaggioda andm » 20/02/2012, 22:27

Guarda, Iacopo, nel sogno io e Iacopo-Fas eravamo così soddisfatti del nostro lavoro, con carri di quà e di là, e io pensavo: guarda che bravi, il Don ci ha insegnato proprio bene.... ed ecco quei maledetti carri!
Ovviamente non mi sono mai trovato in una situazione del genere, ma per un attimo, nel sogno, ho provato una bella strizza a vedere i carri )ormai trasformati in tram...) correre giù per la linea: non oso pensare cosa deve provare chi compie un banale errore, potenzialmente disastroso, nel momento in cui se ne accorge!
Andrea
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Messaggioda Macaco » 20/02/2012, 22:41

Devi sapere Andrea che per alcune categorie di ferrovieri le affezioni cardiache erano "malattie derivate da cause di servizio". Forse era proprio "la strizza" a provocarle. :(
Gaetano.
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Messaggioda andm » 20/02/2012, 23:02

Ah, bè, addirittura!
Andrea
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Messaggioda Macaco » 20/02/2012, 23:05

Dovrei avere della documentazione in merito. Limitatamente ai DM. Domani vedo se riesco a trovarla.
Gaetano.
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