Punti di regolazione automatica

Spazio riservato alla tecnica della sede ferroviaria (opere civili e armamento) e alla trazione elettrica

Messaggioda freelancer » 03/01/2012, 22:40

Mi piacerebbe conoscere l'evoluzione dei metodi di regolazione automatica della tesatura delle linee di contatto.
Quella più vecchia credo prevedesse la tesatura dei soli fili di contatto, usando un sistema di carrucole in cui passava una catena fermata sul palo di ancoraggio da una parte e sui contrappesi dall'altra. Poi la catena è stata sostituita dalla fune metallica, ma non ricordo se nei primi tempi si tesava ogni filo separatamente o due insieme: non ho mai prestato attenzione se i contrappesi fossero solo uno o due, adesso sono normalmente uno per filo.
Successivamente mi pare si sia cominciato a tesare i fili su entrambe le estremità, poi si è arrivati alla tesatura anche delle funi portanti.
In alcune foto ho visto dei tenditori che invece di usare contrappesi usavano dei molloni e delle taglie (carrucole multiple) per aumentare lo sforzo, che in una molla cala al calare della trazione di questa. Mai visti dal vivo: erano sperimentali?
Ho saltato qualcosa?
Se qualcuno ha qualcosa di tecnico può farsi avanti. Specie se ha qualcosa sui sistemi moderni e su come si realizza la tesatura anche della fune portante: è separata o unita a quella del filo di contatto?
Paolo
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Messaggioda Macaco » 03/01/2012, 22:46

Qui ci vuole la competenza di Giancarlo. ;)
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
Macaco Non connesso

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 04/01/2012, 0:59

Inizialmente la tesatura della linea avveniva per il solo filo di contatto perché con l'uso dei pali di tipo "M" le mensole erano vincolate al palo stesso e lo scorrimento del filo veniva tenuto entro i limiti della poligonazione dalle "zampe di ragno" di sostegno. A metà campata c'era, è c'è ancora, un palo di sostegno controventato verso terra che sopportava le due tensioni contrapposte. La corda portante non era contrappesata perchè una volta tarata la sua tensione, essendo bloccata sugli isolatori, non si spostava più di tanto a causa della dilatazione termica. La contrappesatura avveniva mediante il classico uso di carrucole disposte a taglia collegate da una parte al filo e dall'altra parte a dei pesi che venivano calcolati in base alla trazione da svolgere.

Immagine

Successivamente con l'uso sempre più diffuso sulle linee dei pali del tipo "LS" più adatti per la loro leggerezza e minor costo di quelli del tipo "M", il sistema di tesatura della linea è stato del tutto cambiato. Poiché su questo tipo di pali le mensole sono mobili, possono cioè ruotare sul proprio punto di attacco al palo per seguire lo spostamento dovuto alla dilatazione termica del filo, anche la corda portante si è venuta a trovare nella necessità di seguire la mensola nel suo movimento. Pertanto la contrappesatura che prima era fissa, ora si è venuta a trovare nella condizione di essere anch'essa regolata. Fermo restando il palo fisso posto al centro della campata, alle estremità anzichè un peso per parte c'è stata la necessità di metterne due, uno per la corda portante e uno per il filo di contatto.
Ultimamente, ma è già diversi anni che viene usato, nelle stazioni, dove la ragnatela di fili è notevole, non potendo montare carrucole e contrappesi in maniera massiccia in punti particolari della sospensione, viene usato questo sistema a base di molle precaricate.

Immagine

Il tutto viene montato sospeso sopra i binari, e mediante sistemi di carrucole di diverso diametro si provvede alla tenditura della corda portante e del filo di contatto. La molla tende una corda avvolta sul diametro maggiore, sul diametro minore si viene ad avere una forza di trazione maggiore, proporzionata al rapporto fra la differenza dei diametri, forza che viene poi esercitata sulla corda portante e sul filo di contatto.
Giancarlo
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