ACE - Quadro Luminoso (QL)

Spazio dedicato agli impianti IS (scambi, segnali, apparati, sistemi di blocco e di telecomando)

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 13/12/2014, 21:15

Macaco ha scritto:Mi sbaglio oppure intendete "idrodinamici" ?
In caso affermativo ci sono tantissimi ACI trasformati in ACE e tutt'ora funzionanti.
Al bar, e nell'altra parrocchia, ne abbiamo parlato.

A parte l'errore che anch'io ho commesso chiamando oleodinamici gli idrodinamici, sarei curioso di sapere come siano stati trasformati impianti prettamente meccanici in elettromeccanici.
Giancarlo
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Messaggioda Tak84 » 13/12/2014, 23:23

Q,uindi Domo?
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Messaggioda Macaco » 14/12/2014, 9:50

Che io ricordi Domodossola ha un ACEI un poco vecchiotto.

Giancarlo, da ex movimentista non saprei risponderti nello specifico. Penso che alla parte meccanica degli ACI abbiano aggiunta la parte elettromeccanica (relè, cablaggi, tamburi rotanti, casse di manovra elettriche ai deviatoi, ecc.) .

Cmq di oleodinamico, in ambito di Apparati Centrali, abbiamo degli scambi (chiamati appunto "oleodinamici") che permettono elevate velocità anche sui rami deviati.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 14/12/2014, 11:54

Macaco ha scritto:Che io ricordi Domodossola ha un ACEI un poco vecchiotto.

Giancarlo, da ex movimentista non saprei risponderti nello specifico. Penso che alla parte meccanica degli ACI abbiano aggiunta la parte elettromeccanica (relè, cablaggi, tamburi rotanti, casse di manovra elettriche ai deviatoi, ecc.) .

Cmq di oleodinamico, in ambito di Apparati Centrali, abbiamo degli scambi (chiamati appunto "oleodinamici") che permettono elevate velocità anche sui rami deviati.

Appunto per questo mi sembrano strane queste trasformazioni. Se degli ACI originali restavano solo le leve e le chiavi ma poi si doveva modificare tutto il resto, non costava di meno sostituire in toto il banco?
Per quanto riguarda gli scambi "oleodinamici" li conosco bene.
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 14/12/2014, 14:07

Giancarlo, credo che in ogni caso c'era sempre un grande risparmio. Le mie sono solo elucubrazioni per cui gradierei il supporto del responso dei tecnici.
- Il banco non veniva smontato e veniva riciclato in tutto quello che era possibile riciclare. Non solo le leve ma tutta la componistica meccanica od elettromeccanica di cui erano dotati gli ACI.
- In ogni caso, anche montando un ACE nuovo (FS, Arcioni, Sasib od altro) tutti i cablaggi, come da prassi di allora, veniva fatta sul posto e ,quindi, da questo punto di vista non cambiava nulla.
- Nella fase transitoria di passaggio dall'ACI all'ACE, di solito, gli scambi venivano manovrati a mano con fermascambi a chiavi devolendo all'Apparato Centrale solo la manovra dei segnali.
- Normalmente la sala relè, la centralina e la sala batterie venivano allestiti in locali destinati allo scopo ed i lavori non interferivano nè con il vecchio apparato e neppure con l'esercizio. Nel giorno dell'attivazione si collegavano gli enti avendo già provveduto in anteprima alla spunta dei cavi ed alle prove di funzionamento.
- Come da consuetudine del tempo tuttti i lavori (cablaggi, modifiche impianti, posa cavi, ecc.) venivano fatti da maestranze FF.SS. senza ricorrere ad esose spese per esternalizzazione.
Caro "Chierichetto Senjor" ti dico queste cose avendo avuto esperienze in merito alla trasformazione di alcuni impianti da Apparati ADM od ACE ad ACEI , oppure nella centralizzazione (con ACE) degli scambi estremi di grandi stazioni già manovrati a mano con fermascambi a chiavi. Credo che nel passaggio da ACI ad ACE sia successa la stessa cosa.
Gaetano.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 14/12/2014, 14:56

Penso che avveniva quello che ultimamente ho veduto fare a Pistoia con la trasformazione dell'ACEI in ACC.
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 14/12/2014, 15:23

Racconta Giancarlo. Il Don poi ti darà l'assoluzione e la...penitenza.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 14/12/2014, 22:04

A Pistoia è stato rifatto il piano dei binari in previsione del raddoppio del tratto di linea da lì fino a Viareggio. Con l’occasione è stato insatallato un nuovo sistema informatico per la gestione del traffico secondo il sistema ACC-M.
Il nuovo piano è schematizzato secondo questa rappresentazione del QL che viene visualizzata su tre monitor.
QL Pistoia.jpg

Mi sono trovato sul posto in più riprese ed ho osservato l’andamento dei lavori che sono stati fatti sul piazzale.
Mantenendo in esercizio l’ACEI in dismissione, sono stati stesi i nuovi cablaggi per raggiungere la nuova segnaletica e le casse degli scambi. Successivamente sono stati installati sui portali i nuovi segnali a led di partenza che sono rimasti crociati fino all’attivazione. Contemporaneamente nel locale Movimento venivano montate e installate le apparecchiature del nuovo sistema ACC-M, il trasmetti chiave posto all’ingresso del DL per permettere l’apertura delle scarpe ferma carri posti a protezione della linea e le unità trasdruttrici per passare dai comandi trasmessi in fibra ottica a segnali elettici di attivazione dei vari enti di piazzale.
Non sono però riuscito a vedere se questi trasduttori sono posti nelle immadiate vicinanze degli apparecchi da comandare o se sono ragruppati in armadi di distribuzione.
Nei giorni precedenti l’attivazione sono state fatte le prove del sistema effettuando varie simulazioni.
Pio nel corso di una notte, passato l’ultimo treno, sono stati effettuati tutti gli allacci in tempo per i primi treni della giornata successiva.
Ci sono stati alcuni problemi dovuti alla messa a punto e alla novità del nuovo sistema che si sono prolungati nei giorni successivi, poi un poco alla volta la circolazione dei treni è tornata normale.
Nei giorni successivi è stato smontato il vecchio banco ACEI con tutto il sistema ad esso collegato.
La descrizione tecnica del nuovo sistema ACC-M la si può consultare nel seguente documento.
ACC-M.pdf
(7.14 MiB) Scaricato 523 volte
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Messaggioda Tak84 » 15/12/2014, 11:18

A domo ricordo anche io un acei, ma allora che tazione fi cofine è? A luino ricordo scambi a mano fino al 2006
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Messaggioda Macaco » 15/12/2014, 13:04

Tak84, non comprendo il senso della tua domanda rispetto a Domodossola.

A Luino è stata centralizzata solo la manovra degli scambi di punta. Restano ancora tantissimi scambi manovrati a mano le cui chiavi sono richieste dai due banchi ACE per concedere i consensi od aprire i segnali. Tant'è che al Posto Nord oltre all'Apposito Incaricato opera anche un Deviatore.

A domande precise posso, forse, dare risposte precise.
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Messaggioda Tak84 » 15/12/2014, 17:50

In qualche intervento fa si parlava di una stazione di confine, volevo sapere quale era, tutto qui.
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Messaggioda Macaco » 15/12/2014, 18:21

Tak84, non chiamarmi pignolo, ma anche sui termini occorre intendersi.

Domodossola non è stazione di "confine" ma stazione internazionale od in comune (come meglio ti suona). La stazione di confine su quella linea ( per la tratta italiana ) è Iselle di Trasquera. Infatti il confine di stato si trova tra questa stazione e quella svizzera di Briga.
Stessa cosa per Luino. Il confine di stato si trova tra la nostra Pino-Tronzano e la stazione elvetica Ranzo-Sant'Abbondio.

Quindi le due stazioni internazionali Domodossola e Luino sono in territorio italiano. In entrambe le stazioni ci sono uffici di rappresentanza delle ferrovie svizzere.

Differente è il caso di Chiasso che si trova il territorio elvetico. Su questa linea abbiamo due confini di stato. Uno sotto la galleria Monte Olimpino 1 (tra Como San Giovanni e Chiasso) e l'altro nella galleria Monte Olimpino 2 (tra Bivio Rosales e Chiasso). A Chiasso abbiamo i nostri uffici di rappresentanza.
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Messaggioda ssb » 15/12/2014, 21:54

Tra l'altro la tratta Luino e Pino-Tronzano è (qualcuno dice: era, ma non mi pare) attrezzata con B.E.M. Mi sono sempre chiesto come sia interfacciato il sistema lato Ranzo con le attrezzature svizzere, un ibrido?
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Messaggioda Tak84 » 15/12/2014, 23:29

Ok ma non ho ancora capito che stazione era
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Messaggioda Macaco » 17/12/2014, 13:18

ssb ha scritto:Tra l'altro la tratta Luino e Pino-Tronzano è (qualcuno dice: era, ma non mi pare) attrezzata con B.E.M. Mi sono sempre chiesto come sia interfacciato il sistema lato Ranzo con le attrezzature svizzere, un ibrido?


Tra Luino-Maccagno- Pino Tronzano, per quel che io ricordi, c'è ( o c'era) il BEM soggetto alle norme dei regolamenti di circolazione treni svizzeri.

La circolazione treni tra Pino Tronzano (Italia) e Ranzo Sant'Abbondio (Svizzera) è regolata con il sistema del Blocco Contaassi svizzero.

Credo che l'interfacciamento realizzato a Pino Tronzano sia lo stesso adoperato tra Sesto Calende (BcA) e le due limitrofe Taino-Angera e Castelletto Ticino, quando allora in queste ultime c'era il BEM. Non sono in grado di parlarti delle specifiche tecniche.
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