Giancarlo Giacobbo ha scritto:Io penso che man mano che per la gestione del traffico mediante SCMT emergono dei problemi, questi verranno risolti apportando al sistema quelle modifiche che saranno necessarie. Non credo che nell'esercizio fermare la corsa di un treno e imporre per la sua prosecuzione lo scambio di autorizzazioni sia la soluzione migliore.
Sono d'accordo, però se queste modifiche fossero già state implementate durante la fase di sviluppo del SCMT, sarebbero state molto più semplici, veloci (basti pensare al tempo necessario ad aggiornare sia i sotto-sistemi di bordo che quelli di terra) ed economiche (le modifiche possono essere apportate solo dalla ditta costruttrice) da attuare.
Giovanni Pighini ha scritto:Visto che quell'aspetto impone tale velocità non ci vedo nulla di strano, arrivato al segnale in questione la boa darà il "via libera" a 30 km/h. Questo mi dice il buon senso!
Ed infatti è quello che accade nelle linee non attrezzate con la RS (BCA, Bacf,BEM): il treno incontra il giallo, fa l'approccio a 30 km\h a 200m dal segnale ed infine supera il RGG senza la necessità di alcun intervento sul SCMT.
Il problema nasce sulle linee con RSC, dove le boe trasmettono gli stessi identici telegrammi, ma il SSB, vedendo il passaggio dal codice 75 all'AC, comanda la frenatura di emergenza ignorando, di fatto, il messaggio ricevuto dalla boa.
Basterebbe codificare il RGG come se fosse un normale segnale per la deviata, e il problema sparirebbe.