Per avere una stazione Abilitata ed impresenziata (N.4 del post precedente) occorre che in essa vi sia impiantato un ACEI telecomandabile da un posto centrale remoto (sistema CTC/DCO) oppure da un'altra stazione con un collegamento tra i due impianti.
Non conosco gli impianti della Porrettana, ma dal momento che la linea da Bologna a Pistoia viene gestita in regime di DCO presumo che tutti gli impianti siano aceizzati e quindi tutti i miei discorsi di trasformazione degli impianti sono stati già fatti nel passato dotando le stazioni di apparati telecomandabili (acei tipo 0.19, 0.20, o similari).
Dal fascicolo 83 vedo anche la presenza di parecchi PLA che, presumo, possano essere del tipo V.303 (collegati ai segnali di partenza delle stazioni limitrofe).
Comunque già con il sistema CTC/DCO e l'impresenziamento degli impianti si è giunti ad un esercizio della linea a costi enormementi contenuti sopprimendo tante stazioni trasformandole in semplici fermate.
Allo stato attuale non so in quali stazioni della tratta c'è ancora il DM. Comunque credo pochi. Escluse quelle estreme potrebbero essere presenziate Porretta, Marzabotto e qualche altra (forse Pracchia, Casalecchio).
In tutte le altre stazioni impresenziate è il DCO che telecomanda gli apparati esistenti impartendo gli opportuni comandi per la formazione degli itinerari. Si provvede al distanziamento dei treni con il Blocco conta Assi.
Prima di entrare nel dettaglio delle stazioni di cui si vogliono elminare gli scambi (Molino del Pallone, Corbezzi, Piteccio) desidererei conoscere due dati:
- a) quanti incroci si fanno in quelle stazioni;
- b) quanto sono lunghi i treni circolanti sulla linea.
Alla prossima.