Scartamenti.

Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda Macaco » 07/01/2015, 14:12

Argomento terra...terra.

In un'epoca lontana, quando non si pensava ancorad i viaggiaer da nu Paes ea un altro, ogni Stato o continente ha scelto il suo scartamento senza preoccuparsi dei vicini, i nbase a considerazioni finanziarie (il binario stretto è meno costoso) o culturali (scegliere misure nazionali come il "piede castigliano"). Oggi questa scelta si paga in terminid i tempo e di denaro. Praticamente tutti scartamenti sono quasi completamente scomparsi, tranne il binario nromale e lo scartamento russo da 1524 mm, così come gil scartamenti larghi da 1676 mm.

Scart. mm. Denominazione Paesi utilizzatori
2314 -Binario largo di Brunel- Vecchia rete del Great Western (Gran Bretagna)
1829 -6 piedi- Mosca-San Pietroburgo (Russia), linee dell'Erie (Stati Uniti)
1676 -5 piedi e ½- India, Sri Lanka, Argentina, Cile
1672 -6 piedi castigliani- Spagna, Portogallo
1600 -Brasile, Irlanda, Australia
1524 -5 piedi- Russia, Romania, Cina, Finlandia, Panama
1435 - Binario normale- Europa, Stati Uniti, Uruguay, Perù, Africa
1300 -Brasile
1270 -Cile
1190 -India orientale
1118 -Spagna
1090 -Svezia
1067 - 3 piedi e ½- Africa, Cile, Colombia, Australia, Ungheria, Giappone, Norvegia, Nuova Zelanda, Sudan, Venezuela, a -Tasmania, Russia
1050 - Palestina, Algeria
1000 -Binario metrico- Europa (tranne GB), Africa, SudAfrica, Messico, Perù, La Runion, Senegal, Uganda, Venezuela
950 -Sicilia, Sardegna, Italia
914 - Colombia, Cuba, Stati Uniti occidentali, Isola di Man, Messico, Perù, San Salvador, Gran Bretagna
900 -Austria, Germania, Portogallo
891 -Svezia
826 -Gran Bretagna
800 -Svizzera, Svezia
785 -Finlandia, Germania
762 -2 piedi e 6 pollici- Brasile, Provincia del Capo, Sri Lanka, Cipro, Regno Unito, Giappone, Messico, Nigeria, Santo Domingo
760 - Austria, Bulgaria, Iugoslavia, Polonia
750 - Algeria, Argentina, Congo, Estonia, Ungheria, Lettonia, Norvegia, Polonia, Svizzera, Tanzania
724 - Gran Bretagna
711 -Gran Bretagna
700 - Lussemburgo
686 - Gran Bretagna
610 -2 pied-i India, Giappone, Stati Uniti, Tasmania, Sudafrica, Venezuela
600 -Scartamento ridotto- Algeria, Marocco, Francia, linee militari, reti industriali
500 -Scartamento ridotto- Reti industriali, forestali, parchi
400 -Scartamento ridotto- Reti agricole
381 - 15 pollici- Gran Bretagna, (Romney, Hyte&Dymchurch), parchi divertimenti
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda Macaco » 07/01/2015, 17:19

E per restare in tema...due culi di cavallo.

Lo scartamento (distanza tra le due rotaie) standard degli Stati Uniti è di 4 piedi e 8 pollici e mezzo. A prima vista questa misura sembra alquanto strana.

Perché è stata scelta?

Perché questa era la misura utilizzata in Inghilterra, e perché le ferrovie americane sono state costruite da progettisti inglesi.

Ma perché gli Inglesi le costruivano in questo modo?

Perché e prime ferrovie furono costruite dalle stesse persone che, prima dell'avvento delle strade ferrate, costruivano le linee tranviarie usando lo stesso scartamento.

Ma perché i costruttori inglesi usavano questo scartamento?

Perché quelli che costruivano le carrozze dei tram utilizzavano gli stessi componenti e gli stessi strumenti che venivano usati dai costruttori di carrozze stradali, e quindi gli assi avevano la stessa larghezza e lo stesso scartamento.

Ma allora perché le carrozze utilizzavano questa curiosa misura per la larghezza dell'asse?
Perché, se avessero usato un'altra distanza, le ruote delle carrozze si sarebbero spezzate percorrendo alcune vecchie e consunte strade inglesi, in quanto questa era la misura dei solchi scavati dalle ruote sul fondo stradale.

Ma chi aveva provocato questi solchi sulle vecchie strade dell'Inghilterra?

Le prime strade di collegamento costruite in Europa (e Inghilterra) furono quelle costruite dall'Impero Romano per le proprie legioni. Prima di allora non vi erano strade che percorrevano lunghe distanze.

E i solchi sulle strade?

I carri da guerra romani produssero i primi solchi sulle strade, solchi a cui poi tutti gli altri veicoli dovettero adeguarsi per evitare di rompere le ruote. Essendo i carri da guerra costruiti tutti per conto dell'esercito dell'Impero Romano, essi avevano tutti la stessa distanza tra le ruote.

In conclusione: lo scartamento standard di 4 piedi e 8,5 pollici deriva dalle specifiche originarie dei carri da guerra dell'Impero Romano. Quindi, la prossima volta che ti capitano in mano delle specifiche tecniche e ti stupisci per il fatto che le misure sembrano stabilite con il culo, magari poi ti accorgerai di aver fatto la giusta congettura visto che i carri da guerra furono costruiti proprio con le misure necessarie a contenere i culi di due cavalli da guerra. Con questo abbiamo risposto anche alla domanda originale.
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Messaggioda Macaco » 07/01/2015, 17:33

Sull'argomento c'è anche questo:

viewtopic.php?f=30&t=67
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Messaggioda Tak84 » 07/01/2015, 18:25

Domanda? Ma la sagoma limite sopratutto quella inglese é correlata con lo scartamento? Ovvero scartamento piccolo uguale a veicoli stretti e alti?
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Messaggioda Macaco » 07/01/2015, 18:50

Marco, le mie scarse conoscenze della fisica (statica e dinamica) non consentono di fornirti quelle risposte tecniche che desideri. "Ad occhio" direi che debbano esserci dei precisi rapporti tra la base di appoggio e di rotolamento (scartamento) e la sagoma (larghezza ed altezza) dei veicoli anche in relazione al tracciato (orografico ed altimetrico) nonchè alla velocità ed alla capacità di carico. Se poi per "sagoma limite" intendi lo "spazio occupato" dei veicoli tali parametri fanno riferimento allo "standard" dei possibili ostacoli al transito (gallerie, intervie, spalle dei ponti, ecc.).
Ultima modifica di Macaco il 08/01/2015, 9:57, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 07/01/2015, 22:56

Tak84 ha scritto:Domanda? Ma la sagoma limite sopratutto quella inglese é correlata con lo scartamento? Ovvero scartamento piccolo uguale a veicoli stretti e alti?

Direi di no: la sagoma inglese (strettissima) è utilizzata anche in Irlanda (scartamento "largo"), la sagoma americana è una delle più larghe e alte nonostante lo scartamento sia standard.
E poi in Sudafrica ci sono ferrovie minerarie (con trazione elettrica alimentata a 50 kV!!!!!!!!) con scaramento metrico o giù di lì....
Giovanni
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Messaggioda Macaco » 08/01/2015, 9:55

Per chi volesse saperne di più sulla "Sagoma Limite" i fedeli sono invitati a leggere i "Sacri Testi":

http://site.rfi.it/quadroriferimento/istruzioni2.htm

precisamente Capitolo IV, articoli 126-127-128. Allegato IV bis ed a consultare le tabelle 59 A e B, 60 e 61.

Più tardi altri riferimenti normativi e ricordi a situazioni del passato.
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Messaggioda Macaco » 08/01/2015, 18:44

Una volta, quando quasi tutte le merci viaggiavano per ferrovia, nelle stazioni esisteva una particolare apparecchiatura. Nel volgo ferroviario veniva definita "Sagoma Limite". Però il termine giusto è : "Profilo limite per materiale mobile", così come si legge nella PGOS (Prefazione Generale all'Orario di Servizio) nell'articolo 3, comma 3, Indicazioni e segni convenzionali riportati in orario.
L'apparecchiatura, non molto appariscente, esercitava una funzione indispensabile ed insostituibile per controllare che il carico dei carri rientrasse nei limiti prima dell'immissione nei binari e raccordi, nelle aree di stazione e nelle linee ferroviarie.
Era costituita da due pali verticali, posti ai lati di un binario, che reggevano una mensola trasversale alla quale era appesa una dima sagomata che permetteva di controllare larghezza ed altezza del carro che vi passava sotto lentamente in manovra. Le mensole della dima sagomata potevano essere due ed essere aperte o chiuse a libro, lasciando passare anche carichi spostati o fuori sagoma. La mensola reggente la dima sagomata poteva essere anche intera e fissa, restando ancorata ad un solo palo. La struttura era dipinta a strisce orizzontali nere e gialle, come tutti gli ostacoli esistenti negli scali ferroviari.
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