Nodo di Trieste

Spazio dedicato alle stazioni e ai grandi nodi urbani della rete RFI

Messaggioda E 44 » 01/03/2012, 12:37

E allora il grande capo, pardon distruttore, è arrivato. Lo hanno ricevuto in una sede appartata, il Museo Revoltella, per evitare la contestazione dei No-TAV. Ma lo stratagemma è riuscito solo in parte, perchè il fatto che il museo fosse circondato da polizia e carabinieri ha fatto capire ai contestatori dov'era l'incontro. Poichè il palazzo ha molte entrate, sia all'inizio che alla fine Moretti è passato dove c'erano pochi contestatori, arrivando e partendo, com'è giusto che faccia il capo delle ferrovie ( :D ), in automobile. Del resto Rumiz lo aveva già detto: lui non ha tempo da perdere, non viaggia in treno.
Poichè Moretti ha da sempre adottato il principio "Io penso e decido, gli altri eseguono", era impensabile che venisse a discutere qualcosa. Si è informato prima di cosa si voleva da lui, ed in pratica la sua venuta è stata un soliloquio, ho deciso così, così e così, e naturalmente gli altri (sindaco, presidente della provincia, assessore regionale ai trasporti,autorità portuale) non hanno potuto che prendere atto di quanto deciso. Comunque, considerando che su certi punti erano state avanzate forti proteste, il risultato può essere considerato positivo.
In sostanza:
- ricostruzione della parte di cintura fra gli scambi San Giacomo della galleria di Circonvallazione e Trieste Aquilinia (smantellamento questo voluto personalmente da lui anni fa :D ) in modo da favorire i traffici verso la zona industriale e portare i Tir sui treni;
- avvio della costruzione del famoso tratto di linea Aquilinia-Capodistria in modo da favorire l'interscambio fra i due porti;
- eliminazione degli ostacoli posti a Campo Marzio da RFI verso gli operatori privati e presenziamento della stazione tutte le 24 ore.
Insomma buoni propositi, vedremo in seguito cosa succederà
Per quanto riguarda il servizio viaggiatori, invece nulla di fatto. Anzi un problema in più: Ci potranno essere anche servizi migliori, ma va individuata una unica stazione terminale per essi, e poi da questa una serie di servizi regionali in coincidenza dovrebbe collegare il resto. E allora ecco subito il dilemma: terminale a Trieste o a Udine? Considerando la questione della vecchia ruggine fra le due città, sarà un bel dilemma.
- Nulla, silenzio, sui servizi internazionali.
Infine il museo, di cui al topic apposito.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 01/03/2012, 17:43

Il problema di inviare un treno ES da Roma o Milano ad un terminale unico da dove poi proseguire su base regionale, in Friuli-Venezia Giulia è assai serio.
La regione nacque unendo quello che restava della Venezia Giulia con il Friuli, i cui abitanti, in virtù della loro lingua ladina, mal sopportavano di stare con il Veneto. In questo modo si è creata una regione abbastanza grande. Ma:
- i friulani sono lavoratori incalliti e parsimoniosi (in Friuli si dice che si nasce per lavorare, e del resto l'assenza completa di tracce del terremoto del 1976 già nel 1990 lo dimostra ampiamente), mentre i triestini sono pigri e goderecci, dopo il 1918 si sono adagiati in una sorta di fatalismo, sarà quel che sarà. (Assai alla lontana un contrasto che ricorda la disputa Milano-Roma).Quindi i friulani mal sopportano che il capoluogo regionale sia Trieste. E da quando esiste la regione lo scontro su questo argomento con relativi connessi è sempre stato molto acceso.
Se osserviamo la posizione di Udine e di Trieste, si nota che Udine è più centrale e vicina a Mestre, mentre Trieste è più lontana (Udine in pratica corrisponde a Cervignano sulla linea bassa). Quindi per logica la soluzione sarebbe far arrivare gli ES a Udine e dopo avere la coincidenza per Trieste. Ma Trieste per motivi di prestigio vorrà lei gli ES; in ambo i casi considerando il percorso Mestre-Udine-Trieste si ha un maggior chilometraggio per i triestini, considerando il percorso Mestre-Trieste si ha un maggior chilometraggio per gli udinesi e per i goriziani. Lo scontro futuro è innescato: vedremo come andrà a finire.

Gioverà ricordare che questo problema (e non solo per il FVG) in passato non esisteva: vi erano ottimi convogli rapidi, le Ale 601 o gli ETR 220, che si scomponevano in diverse destinazioni, facendo arrivare ad ogni capolinea il numero di elettromotrici giuste per quanto necessario.
Oggi con gli ES di 15 vetture e l'eliminazione dei manovratori per risparmiare è ovvio che inviare più treni in varie destinazioni con il tratto finale a vetture quasi vuote è illogico.
Ecco, questo è stato un problema che non è stato considerato: va bene convogli bloccati lunghi su certi percorsi, ma si sarebbe dovuto pensare anche a situazioni dove i treni lunghi non servono. E in passato ci pensavano. Sapevano ragionare.
Paolo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 01/03/2012, 18:46

Beh, in teoria gli ETR600 potrebbero viaggiare in doppia, per non parlare de futuri ETR1000 (che dubito saranno assegnati a tali servizi). L'utilizzo di convogli scomponibili è la prassi in molti (se non tutti) i paesi europei: sui regionali l'uso dell'accoppiatore automatico sui TAF, E464, Vivalto, PR renderebbe tale procedura attuabile in questo ambito
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Messaggioda E 44 » 02/03/2012, 11:57

"Era preparato, pareva uno studente venuto a leggere un compito scritto". Questo il commento di un alto amministratore cittadino sulla venuta di Moretti.
E come rilevato da tutti, e anche dal giornale "ha fatto le stesse promesse fatte cinque anni fa all'Amministrazione precedente". Già, la memoria torna. "Persi quattro anni per niente", aggiungono i commentatori. Ed infatti a ripensarci è proprio così.
Quindi in pratica è venuto perchè ad un certo punto non poteva non venire, anche nello snobbare gli altri ci sono dei limiti, ma in sostanza è venuto a promettere quello che si sapeva già.
Effettivamente guardando cosa ha promesso, sono cose realizzabili in svariati anni, ammesso che si dia veramente inizio ai lavori. Ma l'esperienza insegna a essere dubbiosi.
In sostanza, nel suo puro stile, un abile modo di eludere il problema.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 03/03/2012, 14:00

Due commenti di politici locali, così veri e così realistici:

-"Mi sembra che Moretti stia studiando come non fare niente scaricando semplicemente su di noi una scelta assurda che non sta in piedi".

-"Aver dovuto aspettare tanto per sentirsi ribaltare la frittata...beh, la dice lunga. Ci è stato chiesto con quale corda impiccarsi, tanto il servizio non c'è".
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Messaggioda freelancer » 03/03/2012, 20:17

E 44 ha scritto:E come rilevato da tutti, e anche dal giornale "ha fatto le stesse promesse fatte cinque anni fa all'Amministrazione precedente". Già, la memoria torna. "Persi quattro anni per niente", aggiungono i commentatori. Ed infatti a ripensarci è proprio così.


Un giornalista triestino aveva profetizzato qualche mese fa nel suo giornale online che i triestini potrebbero "ammainare nella loro mente il tricolore". Subito sono partite le accuse di "filoslavismo" (ma va?). E in seguito gli hanno "hackerato" il sito. Deve aver detto più di una cosa scomoda. :?
Preferisco non fare commenti. Se non uno: se ci isolano, se rendono uscire da Trieste verso l'Italia più rocambolesco che fuggire dalla Caienna, come possono pensare ... [ omissis, tanto si intuisce il resto :evil: ]
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Messaggioda E 44 » 06/03/2012, 1:03

Adesso ecco che spunta un'altra faccenda.
Un anno fa è stato costruito il nuovo raccordo per l'Autoporto di Fernetti. Il raccordo precedente consentiva da Villa Opicina di raggiungere lo scalo in disuso di Campagna e poi di proseguire ancora per due chilometri. Con in più inversione di marcia e trazione diesel.
Il nuovo raccordo si dirama con uno scambio dalla linea principale e semplifica enormemente le cose. Costato un milione di euro finanziati dalla Regione FVG e dall'Ente Porto, fatto anche per i treni rol-la, e quindi per mettere i TIR sui treni.
Ma RFI non accetta la proposta della Regione e dell'Ente Porto di pagare 50.000 Euro all'anno per l'uso del raccordo, ne vuole 150.000.
Considerando che in questi anni sono stati chiusi un po' dappertutto raccordi (la tattica del "non sono io che chiudo, sono gli altri che non vogliono pagare") non sarà che lo stesso sta avvenendo anche qui? In un anno uso del raccordo = ZERO.
Vien proprio da chiedersi perchè lo hanno costruito.
Paolo
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 26/09/2012, 21:54

Pare che ci siano delle novità' per il nodo di Trieste.
http://www.ansa.it/mare/notizie/portiel ... 34082.html
Giancarlo
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Messaggioda piomboadaletta » 27/09/2012, 7:22

Scusatemi se sono un poco fuori dal coro, ma lungi dal esprimere sentimenti di simpatia verso l'AD del gruppo Ing MM io penso che da parte sua sia impossibile sperare e pensare di avere comportamenti diversi posto di analizzare quale e' il suo mandato e cosa in fondo gli ha chiesto chi, sia tra la destra (ultimi al governo) e prima la sinistra, ne hanno avvallato (o deciso addirittura) la permanenza al vertice del gruppo.

Il mandato che gli si e' attribuito aveva un solo obiettivo, minimizzare il deficit complessivo delle varie societa' del gruppo, rilanciare (haime' a spese della collettivita') l'AV/AC e provare a mettere una pezza a Trenitalia, affossata dai risultati della CARGO ecc ecc ecc

Se ad un AD che ha questi obiettivi rpuo risultare difficile chiedere di diventare un serio programmatore di una politica dei trasporti ferroviari all'altezza dei tempi (e che tempi, con il gasolio piu caro del Barolo) tutti gli altri (ministri, sottosegretari, teste d'uovo, politici dedicati al settore, organizzazione confindustriali, universita', ?????) che cosa potevamo chiedere ?

UN SACCO DI COSE

e invece costoro dove erano e dove sono

Pensate che in provincia di Cuneo sta dilagando un movimento di rincoglioniti che riesce a trovare anche appoggio dalla politica (presidente della provincia , Assessori vari) in un fantasmagorico progetto di "treno turistico per il quadrilatero del gusto"
Non sto scherzando, giuro

Costoro, con l'avallo dei politici locali sono al terzo convegno in 15 mesi (il prossimo a Mondovi' tra breve) in cui vorrebbero proporre la riapertura (anzi meglio, la ricstruzione) della Bra Ceva e della Bastia Mondovi' per cortarci i turisti a mangiare il vitello tonnato

Mentre costoro farneticano intanto COTA e la BONINO tagliano centinaia di linee e nessuno si lamenta

Moretti in tutto questa situazione diventa il problema minore

saluti a tutti
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Messaggioda fas » 27/09/2012, 17:23

Condivido in pieno quanto hai scritto, Diego. Hai espresso così ottimamente tali concetti che veramente non saprei cos'altro aggiungere a quanto già detto.

I messaggi mancanti sono spostati su viewtopic.php?f=26&t=432
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Messaggioda Giovanni Pighini » 23/10/2012, 18:29

Divaccia-Capodistria: il secondo binario passa nella prossima prospettiva finanziaria 2014-2020

http://www.ferpress.it/?p=77844
Giovanni
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Messaggioda Giovanni Pighini » 31/12/2012, 12:40

Autoporto di Fernetti, si riattiva il raccordo ferroviario
Struttura inaugurata nel 2010 ma inutilizzata. Una parte dei treni ro–la sarà trasferita a Fernetti dal Porto nuovo


In parole povere, i RO-LA per Salisburgo (qualcuno sa che percorso fanno?) verranno spostati dal porto al centro intermodale. Questo sblocca la situaizone poichè nell'articolo si spiega che la famosa "tassa" di RFI cala più è utilizzato il raccordo (in effetti ha senso visto che un raccordo utilizzato dovrebbe far felicie il GI visto che i treni poi accedono alla sua rete e pagano pedaggio, certo la scelta di "tutelarsi" con il famoso canone è discutibile, anche perché ha portato all'inutilizzo del raccordo per 2 anni!).
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Messaggioda fas » 31/12/2012, 12:58

Si, il canone dipende dall'utilizzo del raccordo, qui avevo spiegato a grandi linee come veniva calcolato viewtopic.php?f=27&t=267
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Messaggioda Giovanni Pighini » 31/12/2012, 13:45

Grazie, l'avevo pure letto!
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Messaggioda fas » 19/02/2013, 10:45

"Giro ferroviario di Trieste": ho trovato su youtube questo interessante filmato del nostro amico Paolo-E44, che mostra l'intero nodo di Trieste visto dalla cabina http://www.youtube.com/watch?v=92C76NqSTmk
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