Bar della Rotaia

Avendo un poco di tempo libero e trovandomi a passare nei pressi della stazione Tiburtina sono voluto andare a vedere, visto che ancora non lo avevo fatto, com'è dentro.
La prima impressione che ho avuto è stata quella di una bella cattedrale vuota in via di ultimazione con lavori in corso ovunque. Purtroppo, anche se aperta al pubblico, al suo interno ancora non è stato spostato nessun ufficio. Ci sono solo, come ho fatto io, pochi curiosi che si aggirano in quegli spazi enormi e operai. Peccato che parecchi passaggi verso i binari sono chiusi.
Ma dopo essere stata innaugurata in pompa magna, quando si pensa che divenga operativa a tutti gli effetti?

E pensare che è stata inaugurata tre volte... all'italiana.
Quando c'è stato mio cugino, durante le vacanza di Natale, è stato in compagnia di un gatto, che lo seguiva dovunque. Non ha incontrato nessun'altro...

Non capisco tutte queste inaugurazioni quando la stazione ancora deve essere ultimata... forse a scopo pubblicitario, per "ricordare" alla popolazione che esiste?

Gli italiani hanno memoria corta, quindi in questo modo si fa vedere che "si fa"... è pura propaganda e demagogia della peggior specie. C'è anche da dire che in questo modo si rende subito fuibile un opera che altrimenti sarebbe chiuso e a volte in questo ci sono de vantaggi. A volte.

se si lascia un opera chiusa spesso viene vandalizzata e si dice: la potevano aprire!
se la si apre si rovina (con l'uso normale o per un uso "meno normale") e si dice: potevano aspettare!
diciamo che sarebbe auspicabile essere veloci nella costruzione e aprire le opere solo a ridosso del loro effettivo utilizzo, ma vi ricordo che anche la B1 ha aperto più di una volta le porte delle stazioni (e credo anche abbia fatto circolare qualche taf in prova) e per adesso non si parla ancora di data di apertura...

i messaggi successivi sono stati spostati in un nuovo apposito argomento viewtopic.php?f=20&t=134&p=1515#p1515

La settimana scorsa, essendomi recato a Pistoia, da casa mia per comodità ho preso la FM2 da Serenissima a Tiburtina per poi imbarcarmi su un comodo Italo per Firenze. Sceso al binario 1 est di Tiburtina, per arrivare al binario 2, anziché poter percorrere il sottopassaggio e arrivare subito al marciapiede come si faceva comodamente prima, con il nuovo percorso ho dovuto percorrere tutto il sottopassaggio diretto fino alla metro, altro sottopassaggio fino a quello che prima dava accesso ai binari e ora solo in uscita, uscire nel piazzale interno, prendere un altro corridoio fino alla scala mobile che porta al livello strada, rientrare dall'ingresso principale, salire due piani, percorrere la galleria delle biglietterie e scendere, sempre con scala mobile al marciapiede 2.
Bisogna fare i complimenti alle ferrovie e dare il premio Nobel per l'imbecillità a chi ha pensato di regolare in questa maniera il flusso dei passeggeri.

Dal fascio est della FM2 non si può salire direttamente all'atrio pietralata e indi alla galleria vetrata?

No Giovanni, si è costretti a fare tutto quel giro di Peppe. Pensa se si è in ritardo e si deve correre.
Meno male che al contrario, andare dai vari marciapiedi a quelli est è rimasto tutto come prima.
La controprova la farò al mio ritorno a Roma. Anche perché fra l'orario di arrivo e quello di partenza della FM2 ho solo 15 minuti di tempo.

L'UCAS è sempre attivo... lavora per noi...

Controprova fatta. Sceso da Italo al binario 3 sono sceso nel sottopassaggio in comune ai binari dal 2 al 25. Ho percorso tutto il corridoio, sono uscito dai tornelli e, voltato a destra verso l'uscita lato Pietralata, ho imboccato il passaggio verso i binari 1 e 2 est.
Purtroppo avevo con me anche un trolley alquanto pesante, mi sono dovuto arrampicare su per le scale che portano ai binari. Per fortuna il tutto è avvenuto, a differenza dell'andata, con un tempo di percorrenza poco superiore a 5 minuti. Sedutomi in treno ho avuto il tempo di riprendermi dal fiatone .
Il tragico è avvenuto quando sono sceso a Serenissima. Qui sia la scala mobile che l'ascensore sono fermi per "manutenzione" da anni, praticamente da sempre, e questo non lo avevo messo in conto. Ho dovuto arrampicarmi sulla scala con il peso che avevo dietro facendo una sosta per riposarmi ad ogni pianerottolo.
Per uno con una sciatalgia in corso e con problemi cardiaci non è stata la soluzione migliore. Con il caldo umido che faceva ho percorso quei duecento metri fino a casa con la lingua di fuori.
La prossima volta non ci casco più, e se per caso ci dovessi ricadere chiamo il 112.
È comunque sconcertante vedere come viene lasciate nell'incuria una fermata ferroviaria, che non credo sia l'unica.