Stazioni ricostruite

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Messaggioda fas » 09/01/2012, 21:02

E 44 ha scritto:All'estero sono molto più logici: se devono sopprimere un impianto, semplicente bloccano gli scambi e disattivano l'apparato, e solo dopo molti anni e molte esoerienze di circolazione concludono di smantellarlo. Qui invece si smantella subito, e costa farlo. Poi si smantella anche quello che potrebbe rimanere, come il cambio della posizione dei pali della linea aerea, e anche questo costa farlo (questo ovviamente qui non è avvenuto, perchè questa linea è a trazione diesel). E poi, dopo tutte queste spese per smontare, se diventa necessario riattivare si spende per ricostruire tutto da capo. Alla fine vien da domandarsi se veramente "rete snella" ha portato un risparmio al bilancio RFI.

Pare che questa cosa stia prendendo piede anche da noi, sempre più spesso si legge di impianti in cui viene soppresso il binario di incrocio\precedenza, mantenendo in esercizio AC e i segnali.
fas Non connesso

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Messaggioda Giovanni Fvm » 10/01/2012, 21:03

In effetti facendo un ragionamento logico, se si vuole risparmiare (parlo solo di soldi...) la cosa migliore è mettere fuori uso un binario di incrocio, senza fare altro. Già il semplice smantellarlo è un costo.
Spesso mi arrabbio quando sento dire che una linea chiusa è stata smantellata. Mi chiedo: se costava tanto tenerla aperta, perchè si spende per distruggerla quando il tempo da solo lo fa a costo zero?
Senza contare le possibilità di recupero...
Giovanni Fvm Non connesso

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