Veicoli per il riscaldamento esteri

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda freelancer » 12/01/2012, 22:51

Non so se ci sia ancora, ma i disegni li ho salvati, c'era un sito con la cronistoria dei carri riscaldatori (ma solo a vapore) italiani. Mancavano quelli generatori elettrici, pazienza (c'erano su un altro sito, purtroppo oggi "mutilato").
Immagino siano esistiti veicoli simili anche altrove, so che Jouef ha fatto il modello di un carro riscaldo a vapore francese, io ho trovato su un libro due carri generatori elettrici austriaci, uno singolo e uno costruito in due unità (pare infatti che non stessero in composizione ai treni ma servissero a "preriscaldare" in attesa della locomotiva!).
Qualcuno ha qualche figurino di carri riscaldo esteri? Sia per riscaldamento a vapore che per riscaldamento elettrico, ovvio.
Riprodotti so che sono stati sono quello francese e uno americano (solo in H0) ma a me interessano quelli veri.
Spesso ho trovato il termine tedesco Heizwagen (carro riscaldatore) riferito a vecchie locomotive elettriche cui era stato tenuto su solo il trasformatore, sempre per preriscaldare i treni prima dell'arrivo della macchina titolare, ma non ho mai saputo di carri appositi di riscaldamento "viaggianti".
Paolo
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Messaggioda ioannesg » 12/01/2012, 23:18

Gli Eurocity 190/191 - 192/193 - 194/195 - 196/197 in servizio tra Zurich HB e München Hbf lungo la tratta tedesca sono trazionati da due splendide locomotive diesel del gruppo 218. Due macchine non per questioni di prestazione, ma perchè la prima svolge la sua funzione motrice e la seconda serve ad alimentare il REC.

Il video della partenza da Monaco è disponibile qua http://www.facebook.com/video/video.php?v=2066909079732 (dovrebbe essere visibile a tutti spero...)
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Messaggioda freelancer » 13/01/2012, 14:35

ioannesg ha scritto:Gli Eurocity 190/191 - 192/193 - 194/195 - 196/197 in servizio tra Zurich HB e München Hbf lungo la tratta tedesca sono trazionati da due splendide locomotive diesel del gruppo 218. Due macchine non per questioni di prestazione, ma perchè la prima svolge la sua funzione motrice e la seconda serve ad alimentare il REC.

Il video della partenza da Monaco è disponibile qua http://www.facebook.com/video/video.php?v=2066909079732 (dovrebbe essere visibile a tutti spero...)

Come taluni treni americani (credo fra essi il The Canadian): quando avevano le F-40PH, una delle tre (di solito) era usata solo per fornire corrente ai servizi del resto del treno, a muoverlo bastavano le prime due.
Trovo questa scelta forse pratica (la locomotiva può se del caso essere usata come tale) ma nel contempo un po' assurda: il peso morto non è che sarebbe minore con un veicolo specializzato?
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Messaggioda Il Razziatore » 16/01/2012, 1:45

Sicuramente sì. Se non altro perché un conto è tranianre un treno e un conto è riscaldarlo/illuminarlo. la locomotiva usata per il REC è sovradimenzionata per l'uso che se ne deve fare. Sicuramente basterebbe un motore la metà ( e quindi che peserbbe la metà ecc ). In più ci sono i motori di trazione ecc.

Pero' sicuramente come logisitca è milgiore come cosa. Un conto e tenere un carro riscaldo un conto e tenere 3 locomotive... diciamo che la migliore delle cose, imho, è fare una locomotiva che fa tutte e due le cose ( come le ultime macchine FS che hanno mandato i carri Vrec in pensione )
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 16/01/2012, 9:46

Però i treni italiani non hanno la composizione di quelli americani. Inoltre è più logico sul piano razionale utilizzare un locomotore, magari sottoalimentato, per alimentare i servizi ausiliari del treno. D'altra parte anche qui da noi per per il recupero di eventuali treni in panne sull'AV si utilizzano coppie di D445, una per la trazione e la seconda per alimentare il REC per i servizi a bordo treno.
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 16/01/2012, 13:01

Il vantaggio di usare coppie di locomotive può anche essere il fatto della reversibilità. Cioè, dato che, se non sbaglio, il carro riscaldo va posto sempre in testa al treno, con due locomotive non c'è bisogno, ai capolinea, di complicate manovre per invertire reciprocamente la posizione di carro e locomotiva rispetto al treno: si fa il salto delle locomotive tutto un ciocco e quella che finora ha erogato il REC nel viaggio di ritorno si trova in trazione.
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda Il Razziatore » 16/01/2012, 20:26

Giancarlo Giacobbo ha scritto:Però i treni italiani non hanno la composizione di quelli americani.


Io facevo l'esempio di quello tedesco. Comunque i treni passeggeri non so se sono più "massicci" di quelli europei anzi tenderei a dire che sono più piccoli :D

Inoltre è più logico sul piano razionale utilizzare un locomotore, magari sottoalimentato, per alimentare i servizi ausiliari del treno. D'altra parte anche qui da noi per per il recupero di eventuali treni in panne sull'AV si utilizzano coppie di D445, una per la trazione e la seconda per alimentare il REC per i servizi a bordo treno.


Questo è vero.
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