Gli articoli di Indoház Online

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda Giovanni Pighini » 16/10/2012, 11:59

Curiose foto di un quasi Rail Jet che sta facendo delle prove in Ungheria.
Come saprete la ÖBB ha preso molto sul serio la questione ERTMS ed ha avviato un massiccio programma di attrezzaggio di tale sistema su locomotive e carrozze pilota (a partire ovviamente di quelle dei RJ). Evidentemente alcune prove si svolgono anche in Ungheria: la Budapest Vienna infatti è stata la linea dove è stato provato (con esiti fallimentari, aggiungo) l'ERTMS L1. Curiosamente le foto non sono state fatte su un tratto attrezzato con tale tecnologia, forse si tratta di prove del STM dell'EVM ungherese?

http://iho.hu/hir/osztrak-proba-magyar-palyan-121016
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Messaggioda Giovanni Pighini » 20/10/2012, 11:40

Visto che alcuni di noi sono reduci del "Porte Aperte" di Pistoia, dove abbiamo chiacchierato dell'inarrivabilità (organizzativa e $$$$) degli appassionati anglosassoni ecco che cosa combinano gli inglesi in Ungheria:
Lo scorso fine settimana (13-14 ottobre) l'agenzia di viaggi Mercia Charters
http://www.merciacharters.co.uk/
ha organizzato per il gruppo britannico 2 treni speciali (per percorso e materiale rotabile).
Sabato partenza dalla stazione Budapest Keleti (stazione est) con in testa al treno una locomotiva class 56 (matricola BR 56 101, costruita a Doncaster, ma le prime unità sono state costruite in Romania!). L'impresa ferroviaria ungherese Floyd ha infatti un parco di locomotive ex British Railways!
http://en.wikipedia.org/wiki/British_Rail_Class_56
Il treno ha percorso la linea Budapest-Székefehérvár-Celdömölk per dirigersi verso Győr ed al suo nuovo porto fluviale (alquanto inutilizzato ancora), proseguendo sempre su linee secondarie (da Kömárom a Székesfehérvár, da qui passando per Börgönd e Pusztaszabolcs ed infine tornati a Budapest).
Il giorno dopo la locomotiva titolare è stata una class 86 (locomotiva elettrica) la ex BR 86 215 costruita dalla English Electric alla Vulcan Foundry nel 1965, sempre nei colori della Floyd. A darle manforte la Nohab ex DSB (ferrovie danesi) arrivata in Ungheria da meno di un anno, nei colori "Santa Fe" ricevuti quando lavorava per l'impresa di costruzioni Strabag (attualmente è nelle fila dell'impresa privata ungherese Kárpát Vasút). La locomotiva diesel-elettrica, matricola originale My 1125, costruita nel 1957, rodiggio (A1A)'( A1A)' è quasi identica alle Nohab in servizio fino al 2000 presso le ferrovie ungheresi (anche se queste erano con rodiggio Co'Co' e con velocità massima di 105 km/h contro le 120 della ex-DSB).
Il treno questa volta si è diretto a est. fino a Eger, dove però non è arrivato direttamente alla stazione centrale ma ha proseguito fino alla stazione di Eger-Felnémet da cui la Nohab (riposizionata in coda) ha trainato il treno fino alla stazione centrale. Da li il treno si è diretto di nuovo sulla linea principale per Miskolc (Eger si trova su una diramazione) dove lasciata la class 86 ad un treno merci la Nohab è passata al comando, portando il treno fino a Debrecen passando sulla linea diesel Füzesabony-Debrecen, da lì invece il ritorno a Budapest.
Mica male questi giretti, eh?
http://iho.hu/hir/kulonvonatozas-a-maga ... ben-121017

P.S.: anche sul sito della Mercia charters ci sono delle foto!
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 20/10/2012, 13:59

C'è una piccola differenza fra le associazioni nostrane e quelle al di la delle Alpi. Da noi le macchine sono nella totalità, salvo pochi casi, di proprietà FS, mentre all'estero, al contrario, sono di proprietà delle associazioni che si autofinanziano e le gestiscono come meglio possono. È ovio che i costi siano più bassi rispetto a quelli nostrani che vengono gravati del costo del baraccone. Inoltre l'appassionato d'oltre alpe anche se segue in auto un treno speciale per fare foto, paga la quota all'organizzazione, l'italiano appassionato, siccome si reputa un "dritto", oltre a non voler tirare fuori un centesimo, intralcia la panoramica a chi ha pagato. Mettiamoci poi che gli appassionati tedeschi e inglesi sono disposti a pagare forti somme per fare un viaggio su di un treno storico, tirando le somme si capisce perché all'estero è più facile fare treni speciali.
Giancarlo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 20/10/2012, 17:34

Beh si gli inglesi sono veramente avanti, hanno tanti soldi e li spendono (ho visto adesso il link di FAS sulla cabina di Exeter ricostruita!) e pure quando viaggiano in altri paesi fanno cose interessantissime come questi treni in Ungheria con locomotive di imprese private che di solito tirano solo treni merci (e che nel caso specifico hanno pure un legame con la Gran Bretagna!)
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Messaggioda Giovanni Pighini » 20/11/2012, 12:31

Per gli amanti delle ferrovie slovene:
Piccolo paese, tanti treni merci
Con un reportage fotografico sui treni merci che collegano il porto di Capodistria con l'Austria, appaiono foto anche delle nostre loco a Nova Gorica!
Se serve una traduzione provvedo.
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Messaggioda Taurus 541 » 20/11/2012, 15:23

Che bello!!! :)
Gabriele
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Messaggioda fas » 20/11/2012, 19:07

Articolo interessante (l'ho tradotto in inglese, dato che la traduzione italiana di Google non è molto convincente) , non sapevo che in Slovenia il traffico merci fosse così sviluppato.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 21/11/2012, 11:43

In realtà è tutto concentrato sul transito verso i porti (Trieste e sopratutto il loro Capodistria). Comunque lo stesso Capodistria fa gola anche ad RFI che vuole creare un collegamento diretto da Trieste per sottrarre traffico ai vicini (e ampliare il bacino della Pontebbana)
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Messaggioda andm » 28/11/2012, 11:26

RFI dovrebbe pensare a sè, senza diritto di guardare i vicini. Se è così interessata al traffico merci, perchè cerca di ostacolare quello in friuli?
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Messaggioda Giovanni Pighini » 28/11/2012, 11:37

E' interessata al traffico merci di Trenitalia Cargo! Peccato che TIC abbia idee alquanto bislacche sul cargo ferroviario che la stanno portando al fallimento (certo pure il contratto con i ferrovieri non aiuta!). Non a caso si parla tanto di intermodale, ma per le ferrovie l'intermodale presenta margini economici risicati: qualsiasi impresa ferroviaria sa agganciare una locomotiva a carri per il trasporto di casse mobili. Il più che hanno DB Schenker e SBB Cargo è che sanno ancora fare in maniera redditizia il diffuso!
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Messaggioda Giovanni Pighini » 15/01/2013, 10:51

Neve in Ungheria: ecco un po' di foto dei tram di Budapest sotto la neve compreso il tram spazzaneve (ogni deposito ne ha uno) e spazzaneve stradali (compreso un trattore Fendt!)
http://iho.hu/hir/a-ho-mindig-helyzetbe-hoz-130115
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Messaggioda Giovanni Pighini » 15/01/2013, 10:58

Aggiungo questo filmato di uno spazzaneve in azione:
http://www.youtube.com/watch?v=JMxWDtyH3NQ
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Messaggioda Giovanni Pighini » 22/03/2013, 20:20

Questa volta una interessante galleria di foto: la manutenzione notturna della linea 3 della metroplitana di Budapest. Questa linea è ridotta in uno stato pietoso, le interruzioni se non ogni giorno sono piuttosto frequenti (come la metro B di Roma?), ci sono gravi carenze sia per quanto riguarda il materiale rotabile che per l'infrastruttura. Al momento è stato avviato un programma di sostituzione urgente delle rotaie nei tratti più critici.
In alcune foto si può notare una rara caratteristica di questa linea: le stalattiti di ghiaccio, certo non un buon segno e comunque destinate a sparire con i lavori di risanamento che partiranno a breve, non appena arriveranno i fondi europei, come già è stato fatto con la linea 2.
Altra caratteristica è la marcia automatica di costruzione sovietica, i mezzi sono "guidati" da quelle rotaie piatte che si intravedono tra le 2 rotaie (pardon 3, c'è anche quella di alimentazione!) che forniscono in modo continuo i comandi ai rotabili. Sono impostati 3 profili di velocità: per il treno in orario, in ritardo (più veloce) ed in anticipo (più lento). I profili però sono molto rigidi in pratica un trapezio con accelerazione-mantenimento velocità-frenata. I mezzi sono comunque presenziati per tutte le altre funzioni: apertura/chiusura porte, consenso alla partenza,....
http://iho.hu/hir/es-most-fogodzkodjanak-meg-130321
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Messaggioda freelancer » 22/03/2013, 20:28

Giovanni Pighini ha scritto:Per gli amanti delle ferrovie slovene:
Piccolo paese, tanti treni merci
Con un reportage fotografico sui treni merci che collegano il porto di Capodistria con l'Austria, appaiono foto anche delle nostre loco a Nova Gorica!
Se serve una traduzione provvedo.

Notizia di qualche giorno fa (E 44 ci aveva già deliziati con un commento adeguato, ora ci penso io): il raddoppio della Divaccia-Capodistria, prima no, poi sì, adesso di nuovo no, non si farà. Pare però che stavolta gli ambientalisti a senso unico non c'entrino, sarebbe "solo" carenza di schei.
Almeno potremo deliziarci ancora un po' con i rinforzi in coda sul "San Gottardo del Carso", come qualcuno la chiama (non so se il soprannome di quella linea sia italiano o sloveno, io l'ho sempre sentito in italiano).
Paolo
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Messaggioda fas » 23/03/2013, 15:28

Giovanni Pighini ha scritto:Questa volta una interessante galleria di foto: la manutenzione notturna della linea 3 della metroplitana di Budapest. Questa linea è ridotta in uno stato pietoso, le interruzioni se non ogni giorno sono piuttosto frequenti (come la metro B di Roma?), ci sono gravi carenze sia per quanto riguarda il materiale rotabile che per l'infrastruttura. Al momento è stato avviato un programma di sostituzione urgente delle rotaie nei tratti più critici.
In alcune foto si può notare una rara caratteristica di questa linea: le stalattiti di ghiaccio, certo non un buon segno e comunque destinate a sparire con i lavori di risanamento che partiranno a breve, non appena arriveranno i fondi europei, come già è stato fatto con la linea 2.
Altra caratteristica è la marcia automatica di costruzione sovietica, i mezzi sono "guidati" da quelle rotaie piatte che si intravedono tra le 2 rotaie (pardon 3, c'è anche quella di alimentazione!) che forniscono in modo continuo i comandi ai rotabili. Sono impostati 3 profili di velocità: per il treno in orario, in ritardo (più veloce) ed in anticipo (più lento). I profili però sono molto rigidi in pratica un trapezio con accelerazione-mantenimento velocità-frenata. I mezzi sono comunque presenziati per tutte le altre funzioni: apertura/chiusura porte, consenso alla partenza,....
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L'argomento è veramente molto interessante.
Guardando le foto e da quel poco che sono riuscito a tradurre con Google, mi è parso di capire che la causa di tutte quelle cricche nelle rotaie sia dovuta proprio al sistema di guida automatica, che sottopone sempre gli stessi punti del binario alle stesse sollecitazioni.

Quello che non ho capito, invece, è come funziona tale sistema di guida. La rotaia centrale è divisa in sezioni e ciascuna di essa è alimentata con una corrente codificata che invia sul treno il comando (accelerazione, frenatura, coasting)? I profili di velocità (treno in ritardo\anticipo) vengono scelti a bordo del treno?
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