non tutto il mondo e' paese (per fortuna)

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda piomboadaletta » 02/11/2012, 10:05

brevissima cronaca di una mattinata di foto ferroviarie.

Luogo : Svizzera italiana, una stazione impresenziata dalle parti di Lugano .

Arrivo alle 7, mi apposto con altri due amici. loro sfoderano cavalletti e macchine impressionanti, di rigore la pettorina gialla, posizione assolutamente corretta entro le striscie che delimitano l'accesso.

si inizia

arriva un TEC in DT di SBB con simpatico macchinista che abbassa il finestrino e ci domanda chi siamo e da dove veniamo. Mentre riparte breve conciliabolo con il DM ( o forse DC/DCO, non e' importante al riguardo) su aspetti legati alla marcia del suo treno e poi lui stesso, accogliendo una richiesta di uno di noi (il piu precisino e pignolo !) chiede al collega se puo annunciare con altoparlante i numeri dei treni e la direzione (Sopra/sotto) di cosa arrivera' nelle prossime ore.

Detto fatto !!

mi immagino la stessa cosa in italia. Sarebbero arrivati due polferini a citare qualche regio decreto di sicurezza nazionale e ci avrebbero cacciati in malo modo

Viva la Svizzera !!

Diego
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Messaggioda Giovanni Pighini » 02/11/2012, 10:17

Che dire? Come hai concluso te: Viva la Svizzera!
Giovanni
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Messaggioda freelancer » 02/11/2012, 11:05

piomboadaletta ha scritto:mi immagino la stessa cosa in italia. Sarebbero arrivati due polferini a citare qualche regio decreto di sicurezza nazionale e ci avrebbero cacciati in malo modo

Regio decreto che non esiste più (già qualcuno lo riferisce, io ne ho avuto conferma dai CC): è stato abrogato nel 2010.

Certo che in Svizzera sono un altro mondo. Un mio conoscente era andato a vedere la Orbe-Chavornay dopo che gliene avevo parlato. Stava facendo con un amico (io non c'ero) delle foto a una delle due locomotive elettriche di uso normale, allora in sosta a Orbe: uno dei tecnici dell'officina li vede e li chiama dentro per mostrargli com'è fatta dentro l'altra, che stavano revisionando (per capirci: queste)! :shock:
Paolo
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Messaggioda ALn668.1207 » 02/11/2012, 17:57

Pure in Germania è un altro modo, io mi sono fatto tre viaggi in cabina propostimi, senza chiedere nulla, dal personale quando ha visto che ero incuriosito dai mezzi e dalla linea.
Erano automotrici, ma un viaggio in cabina è pur sempre un viaggio in cabina!
Paolo
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Messaggioda andm » 02/11/2012, 19:32

Ma stiamo scherzando, vero?
In Italia il numero del treno è un segreto di stato, figuriamoci il numero dei treni merci...

Per quanto riguarda i DM, per fortuna, alcuni resistono e sono gentili, nonostante il sistema in cui sono inseriti non li aiuti minimamente...
Andrea
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Messaggioda Marmotta » 05/11/2012, 15:49

E' sicuramente vero tutto ciò che è stato scritto però, i fotografi nostrani, per posizionarsi in modo ottimale con 20 min d'anticipo sul treno da fotografare, attraversano correndo entrambi i binari di corsa, in aperta campagna, 2-300mt davanti al muso di un ETR450 lanciato a 180 Km/h.
Visto personalmente fare nei pressi di Torricola (Roma).
Nicolò
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Messaggioda ioannesg » 05/11/2012, 16:19

Per non parlare di quelli arrampicati sui pali o i portali dei segnali, o che sulla DD Roma-Firenze si appostano tipo agguato dietro il traliccio della linea aerea... (magari dopo aver posizionato la videocamera nell'interbinario)
Giovanni
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Messaggioda piomboadaletta » 05/11/2012, 20:16

Non per auto-incensarmi, ma escludevo a priori comportamenti del genere citati negli ultimi due interventi non fosse altro per l'eta' medio (circa 40 anni) del gruppo !

Quello che a prescindere dal rispetto verso il luogo in cui si opera (e le persone che rispondono della sicurezza della circolazione e degli usufruitori dell'infrastruttura) - che ritengo SACROSANTO - intendevo dire e' che il fatto che si fosse partiti dalla provincia di Cuneo per sorbirsi circa 4 ore di auto ed essere li alle 7 del mattino (sveglia alle 2e30) invece che generare compassione, derisione, semplice "scazzo", cosi' come avviene in italia, e su quelle basi chiamare la Polfer e togliersi dalle "00" quei "minorati mentali" diviene quasi un atto automatico, ebbene, cio che mi ha fatto piu piacere e che quella gente fosse orgogliosa che qualcuno fotografava i loro treni e le loro stazioni, specialmente se partito da lontano per farlo.

Saluti

Diego
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 05/11/2012, 23:44

All'estero gli appassionati sono ben visti perché mantengono un comportamento civile e rispettoso delle regole. Purtroppo una gran parte degli appassionati nostrani si sentono in diritto di fare quello che vogliono trasgredendo a tutte quelle semplici regole che li farebbero bene accetti presso gli operatori del settore. In diverse occasioni mi sono trovato coinvolto in situazioni che mi hanno fatto vergognare per quello che vedevo intorno a me. Più volte sui forum ho ripreso e censurato chi si vantava di aver viaggiato in cabina indicando il giorno e il numero del treno. Non c'è da stupirsi se poi alla richiesta presso il personale di macchina ci si sente rispondere di no. I pseudo appassionati nostrani, in ambito ferroviario vengono sempre più mal visti perché forti di una infarinatura generale, sui forum si sentono in diritto di fare critiche e imbastire processi senza avere le conoscenze specifiche su ciò di cui si sta parlando.
Giancarlo
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Messaggioda ioannesg » 06/11/2012, 10:59

piomboadaletta ha scritto:Non per auto-incensarmi, ma escludevo a priori comportamenti del genere citati negli ultimi due interventi non fosse altro per l'eta' medio (circa 40 anni) del gruppo !


L'età non è una discriminante, perchè le scene di cui parlavo, raccontatemi e documentate fotograficamente ma non viste di persona perchè sono un solitario, sono state compiute non da ragazzini come si può pensare, ma da gente più adulta...
Anzi, in molti casi (non tutti ovviamente) i ragazzini si dimostrano più rispettosi delle regole, forse perchè ancora non bruciati dal fuoco dello scatto perfetto e della foto esclusiva. Quando poi ti piglia quel tarlo sei disposto anche a fare l'equilibrista sulla catenaria, ed ovviamente poi quella foto non farla vedere a nessuno perchè è tua e solo tua.

Per il resto condivido il pensiero di Giancarlo.
Giovanni
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Messaggioda freelancer » 06/11/2012, 18:19

Giancarlo Giacobbo ha scritto:All'estero gli appassionati sono ben visti perché mantengono un comportamento civile e rispettoso delle regole.

Appunto. ;)
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Messaggioda Macaco » 06/11/2012, 20:26

Giancarlo Giacobbo ha scritto:... I pseudo appassionati nostrani, in ambito ferroviario vengono sempre più mal visti perché forti di una infarinatura generale, sui forum si sentono in diritto di fare critiche e imbastire processi senza avere le conoscenze specifiche su ciò di cui si sta parlando.


Giuro. Non gliel'ho suggerito :!: :mrgreen:

E' da parecchio che il chierichetto senior non passa dal confessionale. :twisted:

Si vede, però, che frequenta anche altre parrocchie. :lol:
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 06/11/2012, 23:48

Macaco ha scritto:Si vede, però, che frequenta anche altre parrocchie. :lol:


Caro Don, oltre a frequentare alcuni forum, frequento da vicino anche i tuoi ex colleghi e fra le tante cose che vedo e sento, riesco a fare un sunto che mi permette di rendermi conto di come stanno le cose. :mrgreen:
Giancarlo
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Messaggioda E 44 » 10/11/2012, 15:16

andm ha scritto:Ma stiamo scherzando, vero?
In Italia il numero del treno è un segreto di stato, figuriamoci il numero dei treni merci...


Infatti circa dieci anni fa dovevo fare con un collega un controllo in una stazione merci di una linea, e ci serviva l'orario grafico. Andato a richiederlo a chi di dovere interrogatorio tipo questura, poi telefonata a Roma, poi attesa, poi nuovo interrogatorio via telefonica, perchè avevo fatto la domanda ma non ero accompagnato dai genitori, soprattutto scandaloso perchè con il grafico avremmo visto anche i merci privati, al che mi è venuto spontaneo ribattere "e allora?Mica li faccio deragliare!". Poi hanno soprasseduto sulle impronte digitali, e dopo circa un'ora ho avuto il grafico. Ma il senso era: per questa volta passi, ma non lo faccia mai più! :roll: :roll: :roll:
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Messaggioda Giovanni Pighini » 12/11/2012, 11:49

A riprova dell'apertura mentale svizzera: galleria fotografica della visita allo stabilimento di Bussnag della Stadler (nel maggio 2008). Come il fotografo dice è evento unico che permettano ad "estranei" di far foto dentro una fabbrica:
tanti GTW, Flirt (anche "italiani": si notano treni per Tilo, Sistemi Territoriali e Ferrovie del Gargano), treni a cremagliera (ma possibile che usino ancora i freni a nastro?):
Buona visione:
http://hbweb.hu/fg/fg02091091/index.htm
Giovanni
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