Villa Opicina-Lubiana

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda E 44 » 15/12/2013, 23:14

Oggi pomeriggio è cominciato il servizio Lubiana-Villa Opicina-Lubiana.
Il primo treno era composto da una vettura trainata da un 363 Co-Co.
Composizione inedita pretesa da RFI perchè i Desiro sono ritenuti poco affidabili per via di una faccenda di correnti armoniche, in realtà un ulteriore tentativo di sabotare la relazione.
Però dicono che mercoledì il Desiro (complesso logico per un tale servizio) farà delle prove e quindi la faccenda dovrebbe risolversi.
Paolo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 15/12/2013, 23:23

Non ti preoccupare l'ostilità è reciproca: quanti anni che la E655 attrezzata con il PZB non circola in Slovenia? Ancora oggi non ha ricevuto le dovute autorizzazioni, e ferrovie ed agenzia slovena continuano a pretendere ridicole e folli prove di "compatibilità" che piano piano Trenitalia sta facendo.
Ovvio che il giorno dopo all'omologazione verranno radiati i Caimani e si ricomincerà da capo con le 652 (predere qualche 189/190 già autorizzate da entrambi i paesi, vedi Inrail/FUC al momento è un miraggio, nonostante sarebbe la scelta più semplice)
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Messaggioda E 44 » 23/12/2013, 11:28

Ho capito come funziona la faccenda, perchè mi sembrava strano che un treno che percorre una lunga linea dove man mano che ci si avvicina a Lubiana i viaggiatori aumentano sempre più avesse in composizione una sola carrozza.
In realtà il treno Lubiana-Villa Opicina-Lubiana esiste solo sulla carta. A causa dei problemi causati da RFI e non ancora risolti la situazione e questa: fra Lubiana e Sesana circola il Desiro, a Sesana si scende e si trasborda sul navetta con una sola carrozza Sesana-Villa Opicina. Al ritorno idem, carrozza navetta Villa Opicina-Sesana e Desiro Sesana-Lubiana.
Questo naturalmente annulla la sosta in orario prevista in un solo minuto (sarebbe stato il primo treno dopo la caduta del confine a fare a Sesana una sosta minima) perchè per il trasbordo occorrono un paio di minuti, quindi in ambo i sensi vi è un leggero ritardo.
E i viaggiatori ci sono, anche di domenica!
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Messaggioda ioannesg » 23/12/2013, 12:35

Domanda, ma a Villa Opicina devono far fare il salto alla 363? Quindi impegnare manovratore, DM, binari e scambi? A sto punto nn gli conveniva con una automotrice diesel?
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Messaggioda E 44 » 23/12/2013, 13:58

Bella domanda, è proprio così. Ma le automotrici diesel hanno lo stesso problema con RFI. Non si passa. Che poi non si dica che non è stato fatto apposta. Perchè i segnali di protezione e avviso lato Sesana sono stati dotati del controllo SCMT, mentre lì dato l'esercizio estero si doveva mettere l'Indusi, come è stato fatto a Brennero, San Candido e Tarvisio. I segnali sono anche lì di tipo FS (e non sarebbe giusto, perchè nelle stazioni di frontiera lato estero si montavano un tempo i segnali dell'altra amministrazione), però i magneti di controllo sono quelli.
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Messaggioda ioannesg » 23/12/2013, 14:54

Anche le automotrici danno problemi con le armoniche??? E le 363 invece tutto ok, anche senza SCMT... anche perchè l'SCMT lato Slovenia? Della serie non sappiamo come buttare i soldi. A cosa serve da quella parte se mai nessun treno lo utilizzerà mai?

Anche da Domo verso la Svizzera (e da Luino a Pino) il segnalamento è del gestore estero, in quel caso FFS, pur essendo ancora in Italia e l'infrastruttura curata da RFI.
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Messaggioda E 44 » 23/12/2013, 15:13

Le 363 passano ogni giorno con i merci, come potevano bloccarle? Il vero problema della vicenda è che il grande capo non vuole collegamenti internazionali e perciò si fa di tutto per ostacolarlo, visto che non sono riusciti a bloccarlo in quanto si era attivata la Regione FVG.
Che, l'ho detto e lo ripeto, va bene che per via del diritto internazionale ognuno è proprietario dell'infrastruttura esattamente fino al confine, ma poichè bisogna arrivare a una stazione e uno dei due deve sconfinare non riesco a capire perchè lo si debba intralciare nel tratto dove l'esercizio è affidato a lui.

Mi ha raccontato un amico che al confine Grecia-Turchia la motrice greca spinge le vetture o i carri fino al punto del confine in modo che il primo gancio sia oltre la linea di frontiera, poi se ne va e arriva la motrice turca (e non subito). E così a rovescio. Ma lì la situazione è ben diversa, greci e turchi non si amano.
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Messaggioda ioannesg » 23/12/2013, 15:50

Ma a sto punto perchè la Regione FVG non prende una 668 o un Minuetto, e al posto della 363 non gli fa fare Trieste-Sesana? (magari portando a 4 le coppie in orari più agevoli anche per i triestini?). Presumo perchè non hanno le autorizzazioni e i sistemi atti a circolare su rete SZ
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Messaggioda Giovanni Pighini » 23/12/2013, 16:09

Esatto
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Messaggioda ALn668.1207 » 24/12/2013, 9:13

Tutto ciò ha dell'assurdo.
Se possibile noi siamo pure peggio di Grecia e Turchia, visto come vanno le cose nelle zone di confine tra Italia e resto d'Europa.
Eppure una soluzione ci sarebbe, a volerla vedere, visto che noi abbiamo delle locomotive attrezzate anche con l'Indusi.
Certo utilizzare le E.412 per i regionalini transfrontalieri sarebbe un po' uno spreco... ma basterebbe "solo" che gli sloveni ne autorizzassero l'esercizio sulla loro rete.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 24/12/2013, 12:15

Ripeto, una 655 è stata attrezzata ANNI FA con il PZB, scritte in doppia lingua, da allora preseguono le prove, i collaudi, per validarle sul territorio Sloveno senza aver ottenuto ancora risultati!
La Slovenia ha un rapporto particolare con la ferrovia....
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Messaggioda ALn668.1207 » 24/12/2013, 13:44

Vero, dimenticavo.
Dispetti reciproci, altro non si può pensare, alla fine a rimetterci è sempre e solo chi vorrebbe viaggiare.
Paolo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 24/12/2013, 17:27

Triste guerra di burocrati.....
Per il futuro c'è una timida speranza: dal 2017 per i rotabili interoperabili l'omologazione sarà appannaggio esclusivo dell'ERA (agenzia europea) mentre per i treni non previsti per traffico internazionale sarà comunque possibile richiedere l'omologazione dall'ERA invece che dall'agenzia nazionale.
Certo, resterà sempre "l'ostacolo" della circolabilità, appannaggio del gestore dell'infrastruttura (e ovviamente salteranno fuori, "problemi di sagoma", "interferenze elettromagnetiche", "colore del frontale", vedi Italo,......)
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 27/12/2013, 9:28

Scommetto che se obbligassimo i funzionari preposti con l'antico metodo del conclave avremmo la circolabilità in pochi giorni.
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda fas » 27/12/2013, 10:34

Potrebbe essere una buona idea :D
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