Trazione monofase: regolazione

Spazio dedicato a tutti i mezzi ferroviari ad alimentazione elettrica (locomotive, Ale, Etr)

Messaggioda freelancer » 20/06/2015, 14:30

Restando in tema di trazione monofase... il circuito delle famigerate E.491/492 com'era strutturato?
Da quanto ho trovato (diversi articoli ma nessuno schema), era un chopper che modulava la corrente raddrizzata da diodi fissi alimentati dal trasformatore. Se così era, capisco perchè fossero "nate vecchie".
Siccome però si scriveva che che il circuito di trazione "propriamente detto" (quello che regolava la corrente verso i motori) era uguale a quello delle E.453/454, non capisco allora perchè non si fosse pensato da subito ad una locomotiva a due alimentazioni: bastava aggiungere un IR e una coppia di sezionatori fra raddrizzatore e chopper per prendere la corrente direttamente da linea a 3kVcc.
Semplice miopia decisionale?
Paolo
freelancer Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1277
Iscritto il: 28/12/2011, 19:53
Località: Friuli-Venezia Giulia

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 20/06/2015, 17:37

Infatti, altrove in una discussione sui 491/492 dissi la stessa cosa. Purtroppo questi locomotori furono ordinati in un periodo nel quale gli ordinativi languivano e il parlamento decise, contro il parere delle FS, di dare ossigeno all'industria elettrificando la dorsale sarda. I Progetti di queste macchine non sono altro che quelli delle 632/633 in versione ridotta in quanto avevano due carrelli motore anziché tre, con l'aggiunta di un autotrasformatore riduttore per passare dai 25kv ca ai 3kv ca più un ponte di raddrizzatori per trasformare l'alternata in continua.
Sappiamo poi come le FS Abbiano preso la palla al balzo per bloccare il proseguo dei lavori.
Provai tempo fa a chiedere ad un tecnico FS se non era il caso di effettuare le modifiche che tu dici su macchine praticamente nuove che non avevano mai viaggiato. La risposta fu che si erano intonse ma concettualmente superarte già al momento che erano uscite di fabbrica, sarebbe costato troppo riconvertirle. Conveniva comprarle nuove. D'altra parte le aveva pagate lo stato e non le FS.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda ioannesg » 22/06/2015, 12:42

freelancer ha scritto:... il circuito delle famigerate E.491/492 ... era uguale a quello delle E.453/454, non capisco allora perchè non si fosse pensato da subito ad una locomotiva a due alimentazioni: bastava aggiungere un IR e una coppia di sezionatori fra raddrizzatore e chopper per prendere la corrente direttamente da linea a 3kVcc.


Non nascevano come locomotiva bitensione. Come ha ricordato ben Giancarlo, erano destinate ad una rete, (elettrificazione mai nata di quella sarda) che alla fine avrebbe operato unicamente a 25k V ca.

Il resto della loro travagliata storia, beh,la sappiamo.
Giovanni
ioannesg Non connesso

Avatar utente
Amministratore
 
Messaggi: 1495
Iscritto il: 23/12/2011, 18:10
Località: Roma

Messaggioda ssb » 22/06/2015, 16:51

Ma al giorno d'oggi, in tempo di crisi, nessuno ha mai pensato di rivenderle? Non dico proprio ora nel 2015, ma un po' d'anni fa, qualche ferrovia interessata nel mondo ci sarà pur stata...
ssb Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 09/12/2014, 18:49
Località: Svizzera

Messaggioda Giovanni Pighini » 22/06/2015, 20:05

Certo che ci hanno pensato, ma è stata rifiutata da tutti, ha fatto ad esempio lunghe prove in Ungheria, ma chiedeva riserva praticamente ad ogni treno e nonostante i tecnici italiani a bordo (infatti viaggiava sempre "accompagnata" da una locomotiva ungherese).
Le MÁV per fortuna optarono poi per l'acquisto di 10 Taurus!
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 22/06/2015, 22:59

Come ho detto, le 491/492 furono costruite rispolverando il vecchio progetto dei 632. Macchine con motori in continua quando erano già in preparazione le prime 402 con i motori trifase. Inoltre, se ricordate, le stesse 632/633 ebbero inizialmente grossi problemi all'elettronica di potenza, tanto che venne subito ordinata la serie dei 453/454 fatti con una logica elettronica diversa e più moderna. È vero che erano i primi mezzi a corrente alternata a frequenza industriale a 25kv progettati e costruiti in Italia, ma l'industria partì con il piede sbagliato mentre in Europa già si era più evoluti.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda Giovanni Pighini » 23/06/2015, 18:23

Effettivamente se pensiamo che le (amate, io le adoro) 633/632 uscirono quandi i tedeschi e gli svizzeri incominciavano la produzione (sperimentale, ovviamente, ma ciò valeva anche per le Tigri) delle locomotive trifasi...
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda ssb » 26/06/2015, 14:44

di che loc parli?
ssb Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 09/12/2014, 18:49
Località: Svizzera

Messaggioda Giovanni Pighini » 26/06/2015, 23:17

Le BR 120 della DB.
Per la svizzera mi sono sbagliato invece: ero convinto che le Re 4/4 IV fossero già asincrone ma ho scoperto ora che erano anch'esse con motori a corrente ondulata (quindi proprio come le E491!).
Una rarità tra l'altro le macchine con corrente ondulata sotto le reti a frequenza ferroviaria. Mi pare solo in Austria c'è stata una locomotiva così. In Germania, appunto, si è passati dal graduatore direttamente al trifase
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda Giovanni Pighini » 26/06/2015, 23:20

La cosa curiosa è che nel diesel, le FS si dotarono di loco trifase prestissimo, le D145 sono entrate in produzione nel 1982. Pur vero che il diesel-elettrico presenta minori difficoltà dell'elettrico, non a caso lo storico prototipo DE2500 dell'industria tedesca su cui fu sperimentata l'elettronica di potenza trifase era una loco diesel.
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda ssb » 28/06/2015, 21:58

puoi riscrivere il tuo penultimo messaggio definendo esattamente di che motori parli? Chiedo per ignoranza, perchè fatico a seguire di che motore si parla, alimentato come, etc.. :)
ssb Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 09/12/2014, 18:49
Località: Svizzera

Messaggioda Giovanni Pighini » 29/06/2015, 19:53

Il D145 è un locomotore da manovra a quattro assi, dotato di motore Diesel (anzi 2!), generatore sincrono (anche questi uno per motore diesel), raddrizzatore ed inverter e motori di trazione asincroni trifase.
Insomma il D145 dovrebbe essere il primo mezzo del gruppo FS con motori di trazione asincroni trifase (dei tempi moderni ovviamente!)
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 29/06/2015, 20:34

Quando si iniziò anche in Italia a pensare alla trazione con motori asincroni trifase, le FS convertirono un carrello di manovra, non ricordo di che tipo, accoppiando al Diesel un generatore più un sistema elettronico per la regolazione del motore elettrico di trazione. A seguito di questa sperimentazione sono nati i 145.
Devo fare una ricerca fra le riviste che ho in biblioteca.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda ssb » 29/06/2015, 21:39

Grazie. Mi riferivo in realtà al post delle BR120, ma anche questo ha aiutato a chiarire :D
ssb Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 09/12/2014, 18:49
Località: Svizzera

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 30/06/2015, 22:06

Trovato! Su Italmodel Ferrovie numero 206 luglio 1977, autore Mascherpa, si parla della realizzazione di un progetto italiano. Come base fu presa la E323.204x e nell'articolo viene descritto lo studio fatto dall'università di Roma in collaborazione con le FS.
Ma già nei numeri precedenti della rivista, Mascherpa passa in rassegna tutti gli studi che erano in corso in Europa in quel momento. Articoli molto interessanti.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

PrecedenteProssimo

Torna a Mezzi elettrici

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 11 ospiti