da E 44 » 26/05/2012, 13:48
Ci sono a volte delle situazioni che rasentano l' assurdo. Io possiedo un orario del 1939, al tempo del regime quando "i treni dovevano viaggiare sempre in orario".
Avevo già notato che in certe stazioni di inversione del senso di marcia, dunque con cambio banco, i minuti concessi ai treni effettuati con elettromotrice o automotrice erano tre, a volte quattro, e mi domandavo quale doveva essere il terrore dei macchinisti per mantenere l' orario in simili situazioni.
Ma osservando il quadro 101, Torino-Pinerolo-Torre Pellice, siamo all'assurdo!
Tutti i treni sono indicati a trazione elettrica ma normali, quindi con motrice e vetture. Ebbene, ecco cosa trovo, indicando solo le ore di arrivo e partenza a Pinerolo:
TO-PI-TP: 6.09-6.14, 7.41-7.46, 8.53-8.55, 12.40-12.43, 14.30-14.32,18.19-18.23, 19.45-19.46;
TP-PI-TO: 6.11-6.13, 7.43-7.45, 10.41-10.43, 13.14-13.20,17.37-17.39,19.06-19.13, 20.21-20.26, 21.37-21.40.
Come avranno fatto? Anche con super-manovratori due minuti, addirittura uno solo alle 19.45, non bastano!
Forse all'epoca l'impianto era diverso, con la possibilità di un allacciamento diretto fra le due linee? Però allora in questo caso la stazione di testa di Pinerolo non sarebbe servita più. Ecco un vero enigma.
Paolo