sincrono ha scritto:Si, Freelancer, un vero e proprio cerchio di fuoco, molto impressionante a vedersi (l'ho visto più volte sulle macchine ausiliarie dei motoventilatori/dinamo) . La cosa può verificarsi per diversi motivi: Superamento della tensione tra lamelle del collettore; per mancanza di manutenzione a causa di collettori molto sporchi del carbone delle spazzole che viene ad annullare l'isolamento delle lamelle; collettori molto usurati e incavati a cui vengono sostituite le spazzole senza preventivamente "pomiciare" i collettori. Questo può facilmente far comprendere perchè si cerchi di fare fuori le macchine con motori in c.c.. Troppa manutenzione (15/20.000km). Quello che viene chiamato flash, viene anche chiamato colpo di fuoco, fenomeno che si cerca assolutamente di evitare perchè rovina parecchio i collettori. Le operazioni di verifica e sostituzione delle spazzole, richiedeva anche una attenta visione del collettore per rilevare eventuali tracce di sfiammatine tre due o più lamelle e,nel caso, si procede con la pomiciatura dello stesso, operazione che si può effettuare in opera, sollevando l'asse interessato e alimentando il motore con un alimentatore specifico a bassa tensione. Si procede facendo girare il motore a bassa velocità e con un pezzo di pomice, si leviga la superficie delle lamelle. Una volta terminato, occorre "smicare" leggermente, ovvero, pulire lo spazio tra le lamelle. La locomotiva veniva rimessa in servizio con limitazione di velocità a 100kmh per 300km per adattamento spazzole, una sorta di rodaggio. Nel caso il collettore apparisse anche con segni profondi, il motore viene sostituito e inviato nel reparto dell'officina opportunamente attrezzato, smontato e tornito. In questo caso, dopo l'operazione, una profonda smicatura con l'apposito attrezzo.
Purtroppo, l'ovalizzazione dei collettori, si verifica eccome, specie con la 444 (ma solo se adoperate alla velocità max) dove è facile immaginare a che temperature possano arrivare i poveri motori, in particolare in arrivo e con lo spegnimento dei ventilatori e conseguente ulteriore innalzamento della temperatura. Naturalmente non è che il collettore diventasse ovale, ma si perdeva la perfetta rotondità, cosa che poteva fare saltellare le spazzole ad elevata velocità con conseguenti inneschi di arco. Nel caso, la locomotiva veniva limitata alla sola serie e shunt e fatta girare così fino una revisione importante.
Per quanto riguarda la "centrifugazione" dei motori, si, da quanto ne so, ho saputo che capitavano. Locomotori come il 646, con 12 motori e senza antislittante (installato solo con la modifica del telecomando), bisognava prestare parecchia attenzione, specie con le orecchie in quanto noi avevamo sott'occhio solo l'amperometro di un ramo. In queste condizioni avevamo il controllo solo nella "serie", dopo, solo con la sensibilità. C'è da dire che lo "sbandellamento" del motore era un evento rarissimo ma che poteva verificarsi nei vecchi motori, anche per un non perfetto legaggio degli avvolgimenti. Le forze elettrodinamiche che si creavano tra gli avvolgimenti, facevano il resto.
Stessi problemi immagino li abbiano anche le macchine monofase "tradizionali" a frequenza ferroviaria (Germania, Austria, Svizzera & co), visto che anche loro hanno motori a collettore.