Stazioni con DM

Spazio dedicato alle linee ferroviarie appartenenti alle FS, alla loro storia e ai loro servizi.

Messaggioda andm » 25/06/2012, 23:22

Questa sera, mentre tornavo a casa in tram (vecchio tram del 1928) dopo una bevuta con qualche birra come si deve, pensavo e ripensavo.
Ci sono ancora stazioni con un DM che opera in UM, con la porta aperta sul marciapiede, in stazioni senza sottopasso, magari con un PL a portata di mano.
Un merci via l'altro, intercalati da passeggeri con servizio viaggiatori che devono per forza attraversare i binari, sulla passerella prevista.
Ripensavo alla sensazione di pericolo imminente, di sottile ansia legata alla campanella che squilla (segnale di protezione aperto) e ai passeggeri che si aggirano sul marciapiede: qualcuno attraverserà all'ultimo momento? i pedoni fermi al PL avranno la pazienza di aspettare?
Ma anche alla sensazione di tranquillità a segnali di protezione chiusi.
Ormai abituato alle stazioni grandi con sottopasso, faccio fatica a ricordare il regolamento: verifica della passerella e del PL prima di aprire la protezione, vigilanza continua degli attraversamenti.
Però un DM locale ha l'occhio, guarda con attenzione i merci in transito, l'oscillare irregolare dei carri, la coda spenta o accesa (ma cavolo, è una moda accendere solo un fanale??).
E c'è sempre un passeggero che chiede timidamente "ma il treno per Osio Sotto è in orario?" "no, signora, viaggia con dieci minuti. No, non attraversi, stia tranquilla che le dico io quando arriva", "ah, grazie".
E talvolta qualche nonno porta i nipotini a vedere i treni: e due bimbi, tenendosi per mano per farsi coraggio, si avvicinano al UM e chiedono sottovoce: "quando passa il prossimo treno che va veloce?"
Piccole soddisfazioni, forse.
Una cura e un occhio sempre rivolti alla regolarità dei treni in transito.
La possibilità di gestire le anomalie di circolazione d'intesa con il DM della stazione vicina, con cui bastano poche parole di intesa: "hai visto il 45637? si, ci penso io"
Spesso si tratta di azioni, gesti, mondi che sono ignorati da molti passeggeri; e più si sale la gerarchia, più sfumano, come la nebbia quando sale il sole.
Andrea
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Messaggioda Giovanni Pighini » 26/06/2012, 8:05

Una piccola "buona notizia" sulle nuove generazioni: la settimana scorsa ho fatto Verona-Mestre-Verona e ho notato in varie stazioni più di un bambino con nonnni che vistosamente erano venuti in stazione per vedere i treni!
Giovanni
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Messaggioda maxvit » 05/07/2012, 11:54

Eppure stazioni così ci sono ancora...le grandi linee sono tutte in telecomando con gli uffici chiusi dietro sbarre di ferro antivandalismo, ma alcune linee hanno ancora la dirigenza locale; ci sono al nord, al centro e al sud......poche ma si trovano....magari sono linee secondarie ma vi sono anche le eccezioni.
La linea lenta da Orte a Settebagni è ancora un esempio di quel mondo descritto sopra. La linea è ancora con gli apparati ACE e il BEM, le cabine che si affacciano sul piazzale ancora vive e vissute, dalle finestre aperte senti il ronzio dei relè....lo scampanellare del BEM, il rumore delle leve dell'ACE e la leopolder che suona; sono stazioni ancora senza sottopassaggio, con la passerella a raso...tante volte capita che il merci dispari venga fatto fermare con la bandiera rossa in mano prima della passerella per permettere ai viaggiatori di salire sul pari che sta arrivando. Allora vedi il DM che cappello rosso in testa esce con la bandiera in mano e fa segno al treno di arrestarsi, mentre il suo occhio vigile guarda i viaggiatori attraversare i binari. Solo dopo che il regionale è partito chiede avanti con l'IB e apre il sgnale di partenza al merci.....piccole licenze di movimento nonostante il regolamento pro SCMT imponga il verde, verde ,verde ai convogli intransito e anche a quelli che devono fermarsi....ma nessuno osa protestare...nemmeno dall'alto. Sono stazioni in cui il DM fa i biglietti....in cui i viaggiatori bussano ai vetri della cabina per chiedere informazioni....ma per i viaggiatori di quella linea è normale vedere il capostazione al banco di manovra smanettare su quelle strane leve colorate. Sono stazioni dove tra una pausa e l'altra ci si ferma fuori dalla cabina a fare due chiacchere con l'amico venuto a salutare....oppure a chiaccherare col nonno che ha portato il nipotino a vedere il treno passare.....e si dice al bambino "quando senti suonare il campanello vuol dire che arriva il treno". Sono stazioni in cui i DM fanno volentieri 2 parole con noi appassionati rompiballe...anche se loro non capiscono cosa mai ci troviamo di interessante in una scatola rossa che suona. Sono stazionio in cui la mattina si vede l'operaio degli apparati che traffica dentro sti cosi del 1948 per pulire i contatti dei tamburi combinatori, oppure sostituire qualche lampadina bruciata dietro al QL. Sono Stazioni in cui il DM ossrva attento sfilare i carri dei pesanti merci per notare se c'è qualche problema agli assi o alle boccole....e ogni tanto telefona al collega a valle e dice.....ferma il merci che ti sta arrivando perchè ci sono scintille da una boccola.
Rispetto agli ACC, telecomandi, ACEI 019, SCC e compagnia sembra un mondo passato, vetusto, eppure c'è ancora....e funziona alla perfezione.....le stazioni sono belle, curate e pulite e il treno ha ancora qualcosa di umano......è èuna linea dove il traffico è tanto, Regionali, Intercity, e il trasporto regionale che manda un treno ogni 50 minuti..più i merci che dalla sera alle 21 fino alle 01 di notte sfilano uno dietro l'altro a distanza di blocco.....è difficile stare seduti alla scrivania, si è sempre avanti e indietro tra il banco e il tavolo, tra un consenso concesso e un transitato. Pensate un pò che a Civita Castellana/Magliano complice il segnale del I bin che è ripetitore del segnale di partenza del II binario il DM esce ancora con la paletta a licenziare il treno...ma dove mai si vede più una cosa simile.....questo è quello che resta della linea lenta...godiamocela perchè fra qualche anno tutto questo finirà..e resterà solo un QL spento in una cabina vuota
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Messaggioda Macaco » 05/07/2012, 14:13

Amici, anche se esistono ancora quelle stazioni manca l'atmosfera di una volta.

Mancano i carretti carichi di merci arrivate od in partenza.

Mancano il Manovratore od il Manovale. Il DM è solo come un cane. E dall'alto controllano e vietano l'ingresso di estranei in Ufficio Movimento, se non espressamente muniti di autorizzazione scritta.

Manca la lampisteria, il pennello sul manico della scopa e la latta dell'olio per gli scambi.

Manca anche il rapporto umano con il restante personale dell'esercizio. La divisionalizzazione non ha creato solo barriere formali.

Da nonno anche io porto i nipotini a vedere i treni che passano nelle stazioni e non sempre il macchinista risponde con un fischio alla manina che saluta.

Eppure ne passano di tutte le razze: BLS, CARGO SBB, TRENORD, ecc...
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda maxvit » 06/07/2012, 8:41

Vero...una volta la stazione era anche un luogo di ritrovo....un luogo dove nelle calde sere d'estate ci si sedeva sulla panchina fuori dall'UM a fare quattro chiacchere con l'amico DM...ora anno tolto anche la panchina in certe stazioni e come ha detto il Don il DM è chiuso nella sua cabina con le tendine abbassate e mille cartelli che vietano l'accesso......per fortuna però c'è ancora il lato umano del personale che in molti casi se ne infischia dei divieti di ingresso e volentieri ti fa entrare a sbirciare il lavoro dei vecchi apparati....magari anche solo per fare 4 chiacchere per vincere la solitudine.....emblematico ricordo il caso di una mia visita ad un PBI in piena linea...isolato dal paese.....quel giorno il guardiablocco fu ben felice di avere un oretta di compagnia per fare 2 parole con una persona vera invece di parlare solo al telefono o col BEM!!!! :).....oggi c'è il PC e internet a tenere compagnia....
Nelle grandi stazioni moderne invece è tutto diverso....gli UM con ACC sono stati installati lontani dai marciapiedi, lontani dalla gente, lontani dal treno...sono stanze blindate, senza finestre, solo con la luce artificiale...entri strisciando il badge e una volta dentro il DM è solo con qualche collega, non vede la luce, non vede il marciapiede...non vede il treno passare...è una cosa che ai vecchi capistazione ormai prossimi alla pensione non va proprio giù.....l'essere allontanati dal piazzale, dal treno e dalla gente
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Messaggioda fas » 07/07/2012, 18:57

Che bei racconti...
Devo assolutamente mettere in programma qualche visita alla LL tra Orte e Settebagni, prima che sparisca tutto.
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